2007-01-19 16:02:43

Il coraggio di una convincente testimonianza comune: così Benedetto XVI ad una delegazione ecumenica finlandese


(19 gennaio 2007 - RV) “Lo Spirito Santo è il vero protagonista dell’impegno ecumenico”: è quanto ha detto Benedetto XVI ricevendo oggi una delegazione ecumenica della Finlandia, giunta a Roma per il suo tradizionale pellegrinaggio nella Festa di Sant’Enrico, patrono del Paese nordico. L’incontro avviene in coincidenza con la Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani, che si svolge da ieri sul tema “Fa udire i sordi e fa parlare i muti”. Il servizio di Sergio Centofanti.


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L’incontro della delegazione ecumenica finlandese con il Papa è ormai diventato tradizionale e mostra i buoni rapporti che esistono tra cattolici e luterani della Finlandia. Anzi – ha precisato Benedetto XVI – le relazioni tra i cristiani in questo Paese “si sono sviluppate in un modo che dà molta speranza per il futuro dell’ecumenismo”. Qui i discepoli di Cristo “pregano e lavorano insieme, offrendo una testimonianza pubblica comune” delle verità del Vangelo, testimonianza “convincente” che “gli uomini e le donne cercano e hanno bisogno di sentire”. “Da parte dei cristiani – ha sottolineato il Papa – questo richiede coraggio” e la consapevolezza che “il farsi più vicini a Cristo, convertendoci alla sua verità e al suo amore, ci avvicina di più gli uni agli altri”. Proprio il tema della Settimana di preghiera – ha proseguito il Pontefice – “mostra come Gesù liberi tutti noi dalla sordità spirituale, rendendoci capaci di ascoltare la sua parola salvifica e di proclamarla agli altri”.


Il Papa ricorda che con la firma, nel 1999, della Dichiarazione congiunta sulla Dottrina della giustificazione, luterani e cattolici hanno accorciato in modo “considerevole” le distanze teologiche, anche se resta da compiere “ulteriore lavoro”. E’ comunque “incoraggiante” – nota – che il dialogo luterano-cattolico in Finlandia e Svezia stia esaminando la questione della “Giustificazione nella vita della Chiesa”. Infatti – ha affermato - dietro all’ “affievolirsi del tema della giustificazione e del perdono dei peccati sta in definitiva un indebolimento del nostro rapporto con Dio. Per questo, il nostro primo compito sarà forse quello di riscoprire in modo nuovo il Dio vivente nella nostra vita, nel nostro tempo e nella nostra società”.


Benedetto XVI, infine, ricordando che “lo Spirito Santo è il vero protagonista dell’impegno ecumenico”, ha auspicato che i colloqui in corso possano contribuire “effettivamente alla ricerca della piena e visibile unità della Chiesa, offrendo allo stesso tempo una risposta sempre più chiara alle questioni fondamentali che interessano la vita e la società”.
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