2007-01-18 19:01:26

Belgio: I vescovi incoraggiano i loro preti


Bruxelles, 19gen07 - Una lettera di incoraggiamento basata sulla virtù teologale della speranza. L’hanno scritta i vescovi della Conferenza episcopale belga ai loro preti. “Secolarizzazione, indifferenza, tensioni all’interno della Chiesa in ordine alla morale, mancanza di vocazioni” sono per i vescovi le principali cause di uno scoraggiamento del clero che vive “tempi difficili”. “La figura del prete è in costante mutamento e con una crescente responsabilità su un territorio sempre più vasto e privato di legami con la comunità “ si legge nel testo. Anche il lavoro pastorale è sempre più difficile. “Il sacerdote – spiegano i vescovi belgi - è chiamato a costruire ponti tra legge e misericordia, tra esigenze di comprensione di conservatori e progressisti e a rispondere a questioni complicate relative soprattutto alla morale”. In risposta i presuli invitano i loro preti a considerare le varie dimensioni della vita sacerdotale, vale a dire “la radicalità evangelica, la preghiera e il celibato”. Su quest’ultimo punto i vescovi definiscono “indispensabile la vita in comune con altri confratelli ed una vita intensa di preghiera. Povertà, castità e obbedienza – dicono - vanno di pari passo”. Chiave di volta della vita sacerdotale è “la gioia del prete, ovvero la sua vocazione che si nutre della consacrazione da parte della Chiesa e dei segni che Dio pone nel cuore di ciascuno”.
(Sir – MANCINI)








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