Benedetto XVI all'udienza generale: il cammino dell'unità dei cristiani è difficile,
ma Dio lo accompagna. La preghiera del Papa perché ebrei e cristiani collaborino per
la pace del mondo
(17 gennaio 2007 - RV) Il raggiungimento della piena comunione fra i cristiani delle
varie confessioni, il consolidamento della fiducia reciproca e della collaborazione
tra ebrei e cristiani per la pace nel mondo. Sono i due grandi temi affrontati poco
fa da Benedetto XVI all’udienza generale in Aula Paolo VI, davanti a circa seimila
persone di molte parti del mondo. Il Papa ha parlato della Settimana di preghiera
per l’Unità dei cristiani, in programma da domani al 25 gennaio, giorno in cui sarà
conclusa solennemente dal Pontefice con la celebrazione ecumenica dei Vespri nella
Basilica di San Paolo fuori le Mura. Il servizio di Alessandro De Carolis: ********** Il
cammino è lungo e non facile, tuttavia il desiderio di chi intende percorrerlo è genuino
e soprattutto è potente l’aiuto sul quale contare, quello di Dio. E’ il pensiero di
fondo con il quale Benedetto XVI guarda all’obiettivo della piena comunione fra i
cristiani, invitando i fedeli a condividere le speciali preghiere che, ad ogni inizio
di anno, vengono dedicate a questo aspetto dalle iniziative ecumeniche della Settimana
di preghiera per l’unità dei cristiani, definita dal Papa “un tempo forte di impegno”.
E preghiere, Benedetto XVI le ha chieste anche per il rapporto tra ebrei e cristiani,
la cui fiducia crescente può contribuire in modo incisivo alla pace nel mondo. (canto) Auspicando
che si compiano “significativi passi sulla via della comunione piena e perfetta fra
tutti i discepoli di Cristo”, “ho potuto avvertire - ha affermato il Pontefice - quanto
sia sentito il desiderio dell’unità negli incontri che ho avuto con i vari rappresentanti
di Chiese e comunità ecclesiali lungo questi anni e, in modo molto commovente, nella
recente visita al Patriarca Ecumenico Bartolomeo I, ad Istanbul in Turchia”. E promettendo
di tornare su queste esperienze mercoledì prossimo, Benedetto XVI ha osservato: “Il
cammino dell’unità resta certamente lungo e non facile. Occorre, tuttavia, non scoraggiarsi
e continuare a percorrerlo contando in primo luogo sul sicuro sostegno di Colui che
prima di partire per il cielo ha promesso ai suoi: ‘Ecco, io sono con voi, tutti i
giorni, fino alla fine del mondo’. L’unità è dono di Dio e frutto dell’azione del
suo Spirito e per questo è importante pregare. Più ci avviciniamo a Cristo, convertendoci
al suo amore, più ci avviciniamo anche gli uni agli altri”. E qui, il Papa ha
aperto una parentesi. In Italia, come in altri Paesi, ha detto, il 17 gennaio è tradizionalmente
anche la Giornata di riflessione ebraico-cristiana. Lo scopo, ha ricordato, è quello
di promuovere fra le due religioni “stima” e incrementare “il rapporto di reciproca
amicizia”. Mete, ha soggiunto, che chiedono anche in questo caso attenzione e preghiera: “L’amicizia
ebraico-cristiana per crescere ed essere fruttuosa deve fondarsi sulla preghiera.
Invito pertanto tutti a rivolgere quest’oggi un’insistente invocazione al Signore,
perché ebrei e cristiani si rispettino, si stimino e collaborino insieme per la giustizia
e la pace nel mondo”. La preghiera per l’unità dei cristiani “non può tuttavia
limitarsi a una giornata l’anno”, ha ripreso Benedetto XVI, che ha spiegato alla folla
in Aula Paolo VI il senso del titolo che caratterizza la Settimana 2007: “Fa sentire
i sordi, fa parlare i muti”. Ogni cristiano, spiritualmente sordo e muto a causa del
peccato originale, con il Battesimo – ha sottolineato Benedetto XVI – riceve il dono
dell’Effatà, diventa cioè capace di ascoltare la Parola di Dio e di proclamarla ai
fratelli: “Questo tema, mettendo il luce due aspetti della missione di ogni comunità
cristiana, l’annuncio del Vangelo e la testimonianza della carità, sottolinea anche
quanto sia importante tradurre il messaggio di Cristo in concrete iniziative di solidarietà.
Ciò favorisce il cammino dell’unità, perché si può dire che ogni sollievo, pur piccolo,
che i cristiani recano insieme alla sofferenza del prossimo, contribuisce a rendere
più visibile anche la loro comunione e la loro fedeltà al comando del Signore”. Al
termine delle catechesi nelle altre lingue, Benedetto XVI ha rivolto saluti particolari
ai vescovi della Campania, che in questi giorni sono in visita ad Limina, ai rappresentanti
delle Polizie locali e ai funzionari del Cerimoniale del Corpo diplomatico della Repubblica
italiana, ai quali il Papa ha voluto manifestare la propria gratitudine per la collaborazione
prestata sin dall’inizio del suo Pontificato, sia - ancora una volta - per l’impegno
“solerte” profuso nei giorni delle esequie di Giovanni Paolo II. Uscendo dall’Aula
Paolo VI, durante un breve incontro, è stata presentata a Benedetto XVI la nuova Enciclopedia
Filosofica Bompiani. Promossa dal Centro di Studi Filosofici di Gallarate, di ispirazione
cristiana, la rinnovata Enciclopedia filosofica della Bompiani è un’opera in 12 volumi
e 11 mila lemmi che verrà presentata oggi pomeriggio, alle 16.30, nell’Aula Magna
dell’Università Gregoriana. **********