2007-01-13 15:54:39

Il Papa sull'ecumenismo: non possiamo tornare indietro


(13 gennaio 2007 - RV) Quest’anno ricorre il 50.mo anniversario dalla costituzione della Conferenza dei Segretari delle Comunioni Cristiane Mondiali: si tratta di un forum che riunisce le comunità ecclesiali di tutto il mondo con lo scopo di promuovere l’unità dei cristiani. Ogni anno l’organismo tiene una riunione: quest’anno i partecipanti sono stati ricevuti dal Papa. In quest’occasione, Benedetto XVI ha affermato con forza che, nonostante le difficoltà, non si può tornare indietro sulla via dell’ecumenismo. Su queste riunioni annuali ascoltiamo l’arcivescovo Brian Farrell, segretario del Pontificio Consiglio per la promozione dell’unità dei cristiani, al microfono di Giovanni Peduto:


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R. – Quest’anno abbiamo tenuto la riunione annuale di questo gruppo qui a Roma. Si tratta di un gruppo che per sua natura, per metodo di lavoro, non richiama l’attenzione su di sé. Si tratta di una riunione in cui quelli che si chiamano Segretari generali delle Comunioni si radunano per poter parlare in tutta libertà delle difficoltà, delle tensioni, ma anche dei possibili punti di lavoro e di collaborazione insieme e del modo di superare le difficoltà nel cammino ecumenico.


D. – Qual è il loro metodo operativo, quali risultati scaturiscono da questi incontri?


R. - Si tratta di una riunione che ha dato negli anni grandi frutti, perchè in un clima di crescente mutua fiducia si è potuto dare inizio a diversi dialoghi importanti, bilaterali. Qui si tratta, però, di quello che si chiama ‘ecumenismo multilaterale’, visto che in queste riunioni partecipano praticamente tutte quelle comunioni cristiane, quei gruppi, Chiese che sono internazionali e vanno da quelli che sono meno strutturati, meno liturgici, come i quaccheri, l’esercito della salvezza, passando per i metodisti, gli anglicani, i luterani, gli evangelici e i pentecostali, fino ai più strutturati, come siamo noi cattolici e gli ortodossi. Tutti partecipiamo, tutti parliamo con grande franchezza, libertà. E tutti, con quella mutua stima che caratterizza i dialoghi ecumenici, cerchiamo di trovare un cammino per migliorare i rapporti anche nelle situazioni locali in cui continuano sempre ad esserci delle tensioni e delle difficoltà.


D. – Dal momento che l’ultimo incontro si è svolto a Roma, vi è stata anche una udienza con il Santo Padre ….


R. - In questa occasione il Santo Padre ha ricevuto il gruppo, ha avuto con loro uno scambio di idee, insistendo in particolare, sul fatto che malgrado alle volte sembri che il progresso sia lento, che le difficoltà continuino e alle volte aumentino, non possiamo tornare indietro. Lui, infatti, ha parlato del fatto che tutti i cristiani sono convinti che il mondo abbia bisogno di una nuova evangelizzazione e sono coscienti del fatto che le nostre divisioni debilitano questo sforzo. Pertanto, abbiamo tutti una grande responsabilità, nel cercare un cammino in avanti. La posta in gioco, ha detto il Papa, è troppo alta per tornare indietro. Sappiamo che se i cristiani devono dare ragione della speranza che è in noi al mondo di oggi - è il cuore della nostra fede - dobbiamo cercare questa unità.
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