2007-01-08 08:06:42

Le reazioni in Polonia per le dimissioni di mons. Wielgus, arcivescovo di Varsavia


(08 gennaio 2007 - RV) La Chiesa polacca è profondamente colpita dalla notizia delle dimissioni di mons. Stanislaw Wielgus dalla carica di arcivescovo metropolìta di Varsavia. Il presule aveva ammesso le sue responsabilità nella collaborazione, in gioventù, con i servizi segreti del passato regime comunista. Benedetto XVI ha accolto le dimissioni ed ha nominato il card. Jozef Glemp, primate di Polonia, amministratore apostolico dell’arcidiocesi di Varsavia fino a nuovo provvedimento. Sulla vicenda ascoltiamo la nota del direttore della Sala Stampa vaticana, padre Federico Lombardi: RealAudioMP3
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Il comportamento di mons. Wielgus negli anni passati del regime comunista in Polonia ha compromesso gravemente la sua autorevolezza, anche presso i fedeli. Perciò, nonostante la sua umile e commovente richiesta di perdono, la rinuncia alla sede di Varsavia e la sua pronta accettazione da parte del Santo Padre è apparsa come una soluzione adeguata per far fronte alla situazione di disorientamento venutasi a creare in quella nazione.

E’ un momento di grande sofferenza per una Chiesa a cui tutti dobbiamo moltissimo e che amiamo, che ci ha dato pastori della grandezza del cardinale Wyszynski e soprattutto del Papa Giovanni Paolo II. La Chiesa universale deve sentirsi solidale spiritualmente con la Chiesa che è in Polonia ed accompagnarla con la preghiera e l’incoraggiamento perché possa ritrovare presto la serenità.

Allo stesso tempo, è bene osservare che il caso di mons. Wielgus non è il primo e probabilmente non sarà l’ultimo caso di attacco a personalità della Chiesa in base alla documentazione dei servizi del passato regime. Si tratta di un materiale sterminato e, nel cercare di valutarne il valore e di trarne conclusioni attendibili, non bisogna dimenticare che è stato prodotto da funzionari di un regime oppressivo e ricattatorio.

A tanti anni di distanza dalla fine del regime comunista, venuta a mancare la grande e inattaccabile figura di Papa Giovanni Paolo II, l’attuale ondata di attacchi alla Chiesa cattolica in Polonia, più che di una sincera ricerca di trasparenza e di verità, ha molti aspetti di una strana alleanza fra i persecutori di un tempo ed altri suoi avversari e di una vendetta da parte di chi, nel passato, l’aveva perseguitata ed è stato sconfitto dalla fede e dalla voglia di libertà del popolo polacco.

“La verità vi farà liberi” dice Cristo. La Chiesa non ha paura della verità e, per essere fedeli al loro Signore, i suoi membri devono saper riconoscere le proprie colpe. Auguriamo alla Chiesa in Polonia di saper vivere e superare con coraggio e lucidità questo periodo difficile, affinché possa continuare a dare il suo prezioso e straordinario contributo di fede e di slancio evangelico alla Chiesa europea ed universale.
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Ma quale reazione sta provocando in Polonia, Paese di forte tradizione cattolica, la vicenda di mons. Wielgus? Giancarlo La Vella lo ha chiesto a Tadeusz Konopka, dell’Ansa di Varsavia: RealAudioMP3








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