2007-01-05 16:05:49

In un paese del bergamasco scompare la croce dal progetto di un cimitero


(5 gennaio 2007 - RV) La giunta comunale di Arcene, paese di circa 4 mila abitanti in provincia di Bergamo, ha inserito nel progetto di sistemazione del locale cimitero un “famedio”, la struttura dove viene deposta la bara prima della tumulazione, senza alcuna croce ma con simboli quali un cerchio, un quadrato e un triangolo. Una struttura a base ottagonale, coperta in rame, sostenuta da pilastri di cemento e chiusa lateralmente da vetrate. “Ho chiesto che i vetri fossero decorati da una croce”, racconta il parroco don Tino Zanchi, ma il sindaco Michele Luccicano spiega che “alla fine, sono stati scelti simboli non ricollegabili esclusivamente alla religione cristiana, nel rispetto di ogni fede”. Non si discute invece delle tombe, dove “ciascuno si regola come vuole”. Su questo controverso provvedimento, al centro di polemiche per la rimozione di un simbolo religioso, Luca Collodi ha raccolto una riflessione di Paolo Bustaffa, direttore del SIR, il Servizio di Informazione Religiosa della Conferenza episcopale italiana:


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R. – Qui siamo ancora in quella serie di manifestazioni, che ormai da tempo registriamo, sulla rimozione dei simboli e dei segni religiosi, dei simboli e segni cristiani nel nostro caso. Certo, andrebbe capito fino in fondo quale sia la motivazione che porta un Consiglio comunale a prendere una decisione o a proporre una decisione di questo genere. Ci ricordiamo tutti che poco prima di Natale era scoppiato il caso nelle scuole dell’Alto Adige, a Bolzano, dove le maestre discutevano se far cantare ai bambini i canti natalizi, perché avrebbero offeso i piccoli di altre religioni. Poi scoprimmo che non erano i musulmani a chiedere di non cantare, ma erano le stesse maestre. Ho l’impressione che anche in questo paese del bergamasco stia accadendo la stessa cosa. Le altre religioni hanno un rispetto reciproco che non le porta a chiedere l’eliminazione del simbolo religioso. Non è così quello che noi intendiamo il dialogo interreligioso e infatti abbiamo testimonianze di segno diverso. E’ un po’ triste, effettivamente, arrivare a chiedere la rimozione del simbolo cristiano e, in particolare, della croce in un cimitero. Di questo passo, probabilmente, anche la Confederazione elvetica dovrà togliere dalla sua bandiera la croce, visto che anche quella rappresenta un segno, un simbolo cristiano.
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