2007-01-04 15:42:01

L'OCSE conferma la ripresa nella zona euro ma ammonisce Italia e Portogallo per il debito


(4 gennaio 2007 - RV) Secondo l’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico “la ripresa economica nella zona euro si è consolidata” e ora, per rafforzarla, servono riforme strutturali e il miglioramento dei conti pubblici. Sono incoraggianti i segnali che emergono dall’Economic Survey per l’Area dell’Euro che stima una crescita del prodotto interno lordo del 2,6 per cento nel 2006 e di poco inferiore per i due anni successivi. L’Ocse invita a politiche di bilancio che taglino le spese e non aumentino la tassazione e prevede un calo dell’inflazione dal 2,2 per cento dello scorso anno all’1,9 di quest’anno. Secondo i dati del rapporto, il tasso di disoccupazione è diminuito dal 7,9 per cento dello scorso anno al 7,4 di questo. Ma occorre intervenire sul mercato del lavoro affinché le economie possano fronteggiare più agevolmente i cambiamenti. Per il settore dei servizi è suggerita la competitività mentre viene raccomandato il perseguimento dei processi di integrazione e di sviluppo per i mercati finanziari. L’Ocse avverte poi che il “già preoccupante debito netto di Italia e Portogallo potrebbe peggiorare”. In Italia si prevede che la spesa pubblica esploderà senza riforme pensioni e Welfare. Italia e Portogallo, comunque - tra i Paesi con costi del lavoro unitari relativamente bassi - hanno registrato una crescita dei salari che ha “considerevolmente oltrepassato” l’incremento della produttività. Secondo l’Ocse ora questi Paesi “dovranno recuperare la competitività della loro economia… mantenendo l’incremento dei salari al di sotto del tasso di inflazione”; un processo lungo e difficile che potrebbe essere sostituito con un aumento della produttività.







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