2007-01-01 16:51:05

Il sudcoreano Ban Ki-moon da oggi nuovo segretario generale ONU


(1 gennaio 2007 - RV) Inizia oggi il mandato di Ban Ki-moon, il diplomatico sudecoreano chiamato al vertice del Palazzo di Vetro. A poche ore dal suo insediamento, il neo segretario generale dell’ONU ha già effettuato le prime nomine, designando l’indiano Vijay Nambiar capo di gabinetto e la giornalista haitiana Michele Montas portavoce ufficiale. Tra i primi incontri diplomatici del successore di Kofi Annan, c’è stato quello con Marcello Spatafora, ambasciatore, presso le Nazioni Unite, dell’Italia, Paese appena entrato nel Consiglio di Sicurezza dell’ONU. Il servizio di Paolo Mastrolilli:
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Il passaggio di consegne tra il segretario generale dell’ONU, Kofi Annan, e il suo successore coreano, Ban Ki-moon, rappresenta la fine di un’epoca difficile e controversa e l’inizio di un possibile rinnovamento e rilancio per il Palazzo di Vetro. Annan è stato il primo funzionario interno delle Nazioni Unite arrivato sulla poltrona più alta, dove ha portato l’idealismo ereditato dai predecessori come Dag Hammarskjöld, ma anche i limiti di una burocrazia non sempre efficiente. Ha guidato l’ONU in un periodo di transizione, quando l’incertezza seguita alla fine della Guerra fredda richiedeva di riformarla; ma poi si è ritrovato al centro della bufera provocata dalla guerra in Iraq. Il diplomatico africano non ha nascosto le sue obiezioni all’intervento unilaterale americano e quindi è diventato uno degli obiettivi della campagna lanciata soprattutto dalla corrente dei neo-conservatori che avevano una pregiudiziale ideologica contro il Palazzo di Vetro e hanno sfruttato i contrasti provocati dal dibattito sulla guerra per arrivare al punto di chiederne la chiusura. Alcuni aspetti del mandato di Annan restano controversi come la gestione del programma petrolio-per-cibo; nel frattempo, però, l’offensiva dei neo-con è fallita, come dimostra l’uscita di scena dell’ambasciatore americano John Bolton. L’ONU ha ribadito la sua centralità sulla scena internazionale, svolgendo un ruolo chiave in Paesi in crisi come il Libano, la Corea del Nord e ora l’Iran, senza dimenticare che le prime elezioni democratiche irachene del dopo-Saddam furono organizzate proprio dal Palazzo di Vetro.
Ban Ki-moon diventa segretario generale senza portare con sé il bagaglio di queste polemiche. Ha la fama di essere un abile diplomatico: nelle prime uscite ha confermato la volontà di recuperare il consenso di tutti i Paesi, partendo proprio dagli Stati Uniti. A lui toccherà il compito di continuare e completare la riforma avviata da Annan per adeguare l’ONU alle necessità del XXI secolo.
Da New York, per la Radio Vaticana, Paolo Mastrolilli.
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