Paraguay: nonostante l'ammonizione canonica un vescovo si candida per le presidenziali
(29 dicembre 2006 - RV) Nonostante la severa “ammonizione canonica” ricevuta nei giorni
scorsi, il vescovo emerito di San Pedro, in Paraguay, mons. Fernando Armindo Lugo
Méndez, ha annunciato che accetterà la candidatura alle elezioni presidenziali del
2008, che gli era stata offerta da una coalizione di partiti che si oppongono al presidente
in carica, Nicanor Duarte, candidato per un secondo mandato. “E’ giunta l’ora di puntare
su un nuovo Paraguay – ha affermato il presule lo scorso 25 dicembre, davanti alla
porta della casa materna, ad Encarnacion – Mi pongo al servizio del popolo attraverso
la politica e, pur se la mia rinuncia mi addolora, sono felice perché da oggi la mia
cattedrale sarà l’intero Paese”. “L'ideologia è in secondo piano – ha aggiunto – non
mi sento né di sinistra, né di destra”. Nei giorni scorsi, mons. Lugo Méndez aveva
ricevuto l’“ammonizione canonica” dalla Congregazione per i Vescovi, con la firma
del cardinale prefetto Giovanni Battista Re, che aveva intimato al presule di rinunciare
ai suoi propositi, altrimenti sarebbe stato “sospeso”. Da parte sua, il vescovo aveva
già affermato: “Dopo 29 anni di sacerdozio, mi possono sospendere, ma chiedo a Benedetto
XVI la sua benedizione per il compito che mi aspetta”. Sempre nella lettera di ammonizione,
il cardinale Re si era detto “sorpreso” che alcuni partiti politici avessero appoggiato
il presule nella sua corsa alla presidenza. Il porporato aveva poi sottolineato che
le dichiarazioni di mons. Lugo Méndez avevano “già creato un grave sconcerto tra i
pastori e i fedeli del Paraguay” e che, pertanto, si era visto costretto “a rendere
pubblico questo ammonimento canonico”.