Cento immigrati senegalesi scomparsi in mare: volevano raggiungere le Canarie
(17 dicembre 2006 - RV) Ancora un viaggio della speranza finito in tragedia. Più di
cento senegalesi che tentavano di raggiungere clandestinamente le isole Canarie a
bordo di una piccola imbarcazione sono scomparsi in mare, al largo del Marocco. Solo
25 delle 127 persone che si erano imbarcate il 3 dicembre in una località della Casamance,
sono state salvate ieri sera da alcuni pescatori. I superstiti, duramente provati
da 12 giorni trascorsi in mare, hanno raccontato che tutti gli altri erano stati ingoiati
dalle onde. Ai medici dell’ospedale della città di Saint Louis, nel nord del Senegal,
dove sono stati trasportati, hanno riferito di essere stati investiti da una tempesta.
Prima di partire si erano ben organizzati, dotandosi di un navigatore satellitare
GPS, viveri e acqua potabile, ma anziché raggiungere in breve tempo le Canarie, come
speravano, sono stati ostacolati dalle condizioni del mare, rimanendo senza viveri
né acqua. “Siamo stati costretti a bere acqua di mare”, hanno raccontato dei supersiti,
che hanno anche parlato di diverbi scoppiati a bordo e di persone “cadute in mare”,
o “gettate in acqua”. Si calcola che nell’ultimo anno siano stati circa 25 mila i
clandestini provenienti da Senegal, Gambia, Guinea Bissau, Capo Verde, Mauritania
e Marocco sbarcati sulle coste delle Canarie. Nello stesso periodo, circa 5 mila senegalesi
sono stati rimpatriati.