2006-12-12 16:43:50

La Chiesa festeggia la Madonna di Guadalupe


(12 dicembre 2006 - RV) Gratitudine verso Colei che riuscì a unire fraternamente in un’unica Patria due popoli con culture lontane: quella spagnola e quella indigena. Con questo spirito, la Chiesa messicana celebra oggi i 475 anni dalle apparizioni di Nostra Signora di Guadalupe, regina del continente americano e delle Filippine, al povero indio Juan Diego, proclamato Santo da Giovanni Paolo II nel 2002. Il volto nobile, di colore bruno, le mani giunte, il manto azzurro mare trapuntato di stelle dorate, alle spalle il sole che splende con i suoi cento raggi: la celebre immagine della Madonna di Guadalupe, venerata da milioni di fedeli nella Cattedrale di Città del Messico, rimase impressa sul mantello di Juan Diego il 12 dicembre del 1531. Qualche giorno prima, la Vergine, detta “Morenita”, era apparsa al povero indio sulla collina del Tepeyac, chiedendogli di recarsi dal vescovo locale perché le venisse eretto un tempio ai piedi del colle. Il vescovo non gli credette e gli chiese un segno, ma l’indomani Juan Diego non poté recarsi all’appuntamento con la Signora, perché suo zio si era ammalato gravemente. Fu la Vergine allora ad andargli incontro, rassicurandolo sulla guarigione dello zio e invitandolo a cogliere dei “fiori di Castiglia” sulla cima del Tepeyac, nonostante fossero fuori stagione. Ma quando Juan Diego presentò al vescovo i fiori custoditi nel mantello, come prova delle apparizioni, all’istante sulla tilma si impresse l’immagine della Vergine. La figura, che rappresenta una donna incinta, non è né una pittura, né un disegno, e non è fatta da mani umane. Un vero rompicapo per gli studiosi, che con sofisticate apparecchiature hanno scoperto 13 persone riflesse nelle pupille della Madonna: sarebbero lo stesso Juan Diego, con il vescovo e altri ignoti personaggi, presenti quel giorno di dicembre di 475 anni fa al prodigioso evento.








All the contents on this site are copyrighted ©.