2006-12-05 16:43:55

Il card. Bertone: il dialogo tra Cina e Santa Sede continua


(05 dicembre 2006 - RV) “Comunicare la fede: la missione della Chiesa nel tempo di Francesco Saverio e nel nostro tempo” è stato il tema dell’intervento odierno del cardinale segretario di Stato Tarcisio Bertone alla Pontificia Università Lateranense, per l’atto accademico che ha chiuso le celebrazioni del quinto centenario della nascita del Patrono delle missioni. Ma al margine dell’evento il porporato si è soffermato a parlare con i giornalisti anche dei rapporti della Santa Sede con la Cina e con il Patriarcato di Mosca. Il servizio di Tiziana Campisi.

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La profonda accelerazione della socialità umana cui oggi assistiamo può essere paragonata a quella dei tempi di San Francesco Saverio, ma accanto al progresso che ha annullato le distanze si registrano una difficoltà e una crisi delle istituzioni sociali e politiche che sono sotto gli occhi di tutti. Nel ripercorrere le tappe del Patrono delle missioni il cardinale Tarcisio Bertone ha voluto sottolineare che se queste nel XVI secolo hanno fatto conoscere all’Oriente il cristianesimo, oggi quest’ultimo, proprio nelle terre da cui le missioni sono partite, vive una profonda crisi:


“La secolarizzazione ha prodotto un mutamento profondo nelle dinamiche della vita delle terre di più antica cristianità; disfacendo l’unità organica della vita cristiana, ne ha rimesso in questione il valore umanistico, salvandola soltanto come riserva di solidarietà per i più gravi bisogni”.


E il risultato, ha affermato il porporato, è che la Chiesa si trova a dover fronteggiare oggi non solo una diminuzione di fede, diventata minoritaria sotto il profilo culturale, ma anche una perdita di umanesimo. Umanesimo che, ha proseguito il cardinale Bertone, va recuperato. E per tale motivo, così deve porsi la missione di fronte ad esso:


“La missione, insieme alla proclamazione del Vangelo di Gesù Signore, deve ribadirne oggi anche il valore antropologico e la sensatezza sociale”.


Da qui dunque deve essere tracciato il compito della Chiesa, ha detto ancora il porporato, che deve essere aperta positivamente alle trasformazioni in atto ed attenta alla complessità delle situazioni in cui la missione si trova oggi. È una Chiesa che vuole coltivare il dialogo interreligioso quella del Terzo Millennio, ha proseguito il cardinal Bertone, chiamata ad ascoltare e a seguire quello Spirito che soffia dove vuole e che dunque vuole superare ogni barriera, che vuole cercare in ogni cosa di servire l’amore di Dio. Al termine dell’atto accademico i giornalisti hanno posto alcune domande al porporato, a partire dal dialogo tra la Cina e la Santa Sede:

D. – Eminenza, se si trovasse di fronte il presidente cinese Hu Jintao cosa gli chiederebbe?


R. – Gli chiederei come pensa di portare avanti lo sviluppo della Cina non pensando solo allo sviluppo economico ma anche ad un grande sviluppo culturale secondo la tradizione del grande popolo cinese e anche a un dialogo interreligioso e interculturale; come la Chiesa porta avanti questo dialogo e vuole essere soggetto di tramite, di dialogo, così anche gli uomini politici e gli uomini di cultura della Cina possono essere protagonisti, attori di dialogo e credo che tutti ne guadagneremmo.


D. – E a proposito delle relazioni diplomatiche fra Cina e Santa Sede?


R. – Le relazioni diplomatiche sono ‘in mente Dei’, nel futuro, e credo che siano nel futuro anche dei progetti dei governanti cinesi, anche se hanno i tempi e i ritmi necessari per essere impostate e per essere poi realizzate.


D. – Ma ci sono trattative in corso?


R. – Ma voi sapete tutto e certamente i colloqui continuano e quindi il dialogo su questo punto con la Cina continua. Certo che l’ultimo atto - avete visto il comunicato che è stato pubblicato – è un atto che frena e non favorisce i buoni rapporti con la Santa Sede e con la Chiesa cattolica. Sono, però, incidenti di percorso.


D. – Il Patriarca di Mosca Alessio II ha chiesto oggi alla Chiesa cattolica di limitare il proselitismo in Russia …


R. – Non conosco il testo di Alessio II e quindi non posso pronunciarmi, ma credo che i rapporti tra il Patriarcato di Mosca e la Santa Sede siano abbastanza buoni e anche con il Patriarcato di Mosca sono in corso colloqui, ci sono visite frequenti … d’altra parte, noi non pensiamo di fare proselitismo in Russia.


D. – Si è appena chiuso con successo il viaggio in Turchia e si guarda al prossimo viaggio in Brasile, un’altra grande sfida per Benedetto XVI …


R. – Nell’America Latina c’è la sfida della nuova evangelizzazione, pensiamo anche alla sfida delle sette e alle sfide delle situazioni dei popoli latino-americani dove la Chiesa … deve agire sulla via della carità sociale e sulla via dell’evangelizzazione.
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