2006-11-29 15:41:40

Da Efeso, "cuore" mariano della Turchia, la preghiera di pace di Benedetto XVI per la Terra Santa e l'umanità. Il commento del Patriarca di Gerusalemme dei Latini, mons. Sabbah


(29 novembre 2006 - RV) Pace per Gerusaleme e il mondo, ma anche un grazie che scaturisce dal cuore del Papa per il servizio ecclesiale svolto dal “piccolo gregge della Turchia”. Sotto il sole di Efeso, a ridosso della Casa nella quale la tradizione vuole vi abbia soggiornato la Vergine insieme con l’Apostolo Giovanni, Benedetto XVI ha toccato stamattina uno dei caposaldi del suo viaggio apostolico in Turchia: l’incontro con la piccola Chiesa locale. Tra gli apprezzamenti della stampa musulmana - che oggi si sofferma con generale soddisfazione sui positivi contatti avuti ieri dal Papa con le autorità politiche e religiose di Ankara - il Pontefice, dopo un volo di oltre 500 chilometri, si è spostato oggi verso il Mediterraneo, a Smirne, e di lì a Efeso per presiedere la Santa Messa al Santuario di Meryem Ana Evì. La sintesi della cerimonia, nel servizio di uno dei nostri inviati al seguito del Papa, Sergio Centofanti: RealAudioMP3

L’appello di pace per la Terra Santa è stato uno dei passaggi “forti” dell’omelia di Benedetto XVI dal Santuario di Efeso. Levato dalla località mariana, “cuore” di dialogo e pace, suscita la piena condivisione di uno dei protagonisti della vita ecclesiale nei luoghi di Cristo: il Patriarca latino di Gerusalemme, Michel Sabbah. Lo ha intervistato per noi una delle nostre inviate, Cristiane Murray: RealAudioMP3








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