Iraq: strage in un villaggio a nord di Baghdad. Nuove accuse a Rumsfeld per il trattamento
dei prigionieri iracheni
(25 novembre 2006 - RV) Ancora scontri in Iraq : strage in un villaggio a nord di
Baghdad, la stessa zona interessata da un’operazione Usa contro i guerriglieri. Difficoltà
si registrano anche sul piano politico: gli sciiti si oppongono all’incontro tra
il premier Al Maliki e il presidente americano Bush fissato per mercoledì prossimo
in Giordania. Intanto nuove e pesanti accuse piovono sull'ex capo del Pentagono, Donald
Rumsfeld, circa il trattamento dei prigionieri iracheni, mentre il vice di Bush, Cheney,
vola in Arabia Saudita per cercare una soluzione alla crisi mediorientale . Il servizio
di Gabriella Ceraso
Piu' di mille
iracheni abbandonano ogni giorno le loro case per paura delle violenze settarie. Lo
denuncia un rapporto dell'Organizzazione internazionale per e migrazioni (Iom), agenzia
Onu con sede a Ginevra. Il problema degli sfollati interni aggiunge caos ad un paese
in preda alla violenza. Da un rapporto diffuso nei giorni scorsi dalle Nazioni Unite
risulta che nel solo mese di ottobre in Iraq oltre 3700 civili sono morti. La violenza
che opprime la popolazione irachena sembra, dunque, non conoscere limiti. Adriana
Masotti ha raccolto la testimonianza di Nawal, appartenente ad una organizzazione
cristiana, di ritorno a Baghdad dopo un breve soggiorno in Italia