2006-11-08 16:10:03

In Italia aumentano sempre di più divorzi e separazioni


(8 novembre 2006 - RV) In Italia ci si sposa sempre meno e aumentano le separazioni e i divorzi, che hanno raggiunto il ritmo di uno ogni quattro minuti: è quanto emerge dal rapporto Eures “Finchè vita non ci separi... Caratteristiche ed evoluzione dei ma-trimoni in Italia”, presentato oggi a Roma. Fiori d’arancio in calo del 32,4% negli ultimi 30 anni, con la Campania che registra il primato delle unioni (5,3 matri-moni ogni mille abitanti). Al nord ci si sposa meno della media nazionale, con un picco negativo in Emilia-Romagna (3,5 ogni mille abitanti). Aumenta però l’età media dei coniugi (29,9 anni), salita negli ultimi tre decenni di 7 anni tra gli uo-mini e di oltre 5 per le donne. In calo il matrimonio in chiesa, che nel 1975 veni-va scelto dal 91,6% delle coppie, contro il 67,6% del 2005. Fa eccezione il sud, dove otto coppie su dieci ancora vogliono andare all’altare. C’è poi anche chi ci riprova: il 7,7% degli sposi e il 6,6% delle spose sono alla seconda esperienza matrimoniale, con un’età media di 45 anni. Ed è pari al 10,5% l’incidenza dei matrimoni con almeno un coniuge non italiano: nella maggior parte dei casi (58,1%), l’italiano è lo sposo, mentre lei è straniera. Ma quello che salta agli oc-chi è il dato delle separazioni e dei divorzi, saliti rispettivamente a +59% e +66% negli ultimi dieci anni, con un picco tra il terzo e il quinto anno di matri-monio: oltre 128 mila i casi nel 2004, pari a 352 sentenze al giorno. I valori più elevati si registrano in Liguria (91,2%); quelli più bassi in Calabria (24%), anche se è il sud a registrare l’incremento più consistente (+84,7% nelle separazioni, contro il 46,3%; +74,7% nei divorzi, contro il +61,3% del nord). E non ci si la-scia più per colpa, ma per intolleranza reciproca, e consensualmente: la stra-grande maggioranza dei divorzi è concessa a seguito di domanda congiunta dei coniugi. Più solidi, comunque, si rivelano i matrimoni religiosi, con il 5,6% di di-vorzi, contro il 13,1% tra chi si era sposato civilmente nel 1975. Dall’aumento delle separazioni scaturisce l’incremento delle famiglie monogenitoriali e dei figli affidati: secondo i dati ISTAT, nel 2004 il numero dei minori affidati dopo una se-parazione è pari a 64.292. In oltre la metà delle separazioni (52,9%) è presente almeno un figlio minore; nell’80% dei casi, è la madre che ottiene l’affidamento, mentre si rileva una crescita costante degli affidamenti congiunti, che arrivano nel 2004 al 12,7% dei casi di separazione e al 10% dei divorzi. Su scala europea, è Cipro la nazione in cui ci si sposa di più: 14,5 matrimoni ogni mille abitanti, contro i 4,9 della media del continente. Fanalino di coda la Slovenia, con solo 3,5% matrimoni ogni mille abitanti. Gli sposi più giovani sono i lituani (25 anni in media), seguiti da polacchi e romeni (24 anni); quelli più anziani si registrano in Svezia (31,3 anni).








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