2006-11-07 14:29:30

Il magistero eucaristico di Benedetto XVI tra i temi della plenaria del Pontificio Comitato per i Congressi eucaristici internazionali


(7 novembre 2006 - RV) E’ iniziata oggi a Roma la plenaria del Pontificio Comitato per i Congressi Eucaristici Internazionali, presieduta dal cardinale Jozef Tomko, in vista del 49° Congresso eucaristico che si terrà a Québec, in Canada, nel giugno del 2008, sul tema "L'Eucaristia, dono di Dio per la vita del mondo". Sull’importanza di questi Congressi Giovanni Peduto ha intervistato il segretario del Pontificio Comitato, padre Ferdinand Pratzner:


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R. – I congressi eucaristici sono stati proprio creati con lo scopo di arrivare a far meglio comprendere Gesù Cristo nel suo Mistero eucaristico e quindi amarlo di più, perché si constata che molti non conoscono bene cosa sia l’Eucaristia, che non è una cosa o una celebrazione ma è la persona di Gesù Cristo, che è morto ed è risorto per noi. L’Eucaristia contiene tutta la ricchezza della vita della Chiesa come ci è stato ricordato anche dal Concilio. I temi non potranno mai essere esauriti, perché sono tanti gli aspetti da scoprire e riscoprire del Mistero Eucaristico: occorre anche riscoprire proprio l’aspetto comunionale e sociale dell’Eucaristia, perché l’Eucaristia non deve fermarsi solo nella celebrazione, ma deve essere fonte e culmine di tutta la vita cristiana. Così come il cuore dell’uomo fa vivere tutto il suo organismo, così l’Eucaristia fa circolare la vita personale e sociale di una comunità per la vita stessa del mondo.


D. – Per quanto riguarda il Magistero di Benedetto XVI sull’Eucaristia, lei vuole sottolineare qualcosa in particolare?


R. – Mons. Albert Ranjith Patabendige svolge una relazione nel corso di questa Assemblea riguardo proprio al Magistero eucaristico di Papa Benedetto XVI, sottolineando soprattutto che l’origine dell’Eucaristia è la Croce e che non si tratta tanto di partecipare esteriormente, ma soprattutto interiormente, entrando nel Mistero Pasquale, interiorizzando così anche la celebrazione con l’adorazione eucaristica. Su questo aspetto il Papa insiste molto.


D. – Ed infatti Benedetto XVI, come già Giovanni Paolo II, afferma continuamente l’importanza fondamentale dell’adorazione eucaristica. A questo proposito si stanno moltiplicando nel mondo le iniziative per l’adorazione eucaristica perpetua, giorno e notte. Lei può riscontrare dei frutti?


R. – Sì, sì. Abbiamo la testimonianza dei delegati nazionali, che provengono da circa 60 Paesi, che proprio nel corso dell’Anno dell’Eucaristia è aumentata molto la devozione dell’Eucaristia al di fuori della Messa, l’adorazione non soltanto durante il giorno ma anche durante la notte ed è proprio questa adorazione perpetua che prende piede e si diffonde anche in Italia. E questo ha portato molti frutti, anche perché si approfondisce la fede nell’Eucaristia e si fa sentire nelle attività e nelle relazioni personali fra quanti praticano l’adorazione eucaristica. Questo poi porta frutto anche nella vita sociale.
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