2006-11-06 15:20:18

I vescovi tedeschi dal Papa per la visita ad Limina


(6 novembre 2006 - RV) Benedetto XVI ha ricevuto stamani il primo gruppo di vescovi tedeschi in visita ad limina, guidati dall’arcivescovo di Berlino, il cardinale Georg Maximilian Sterzinsky. Ma sulla realtà socio-politica della Germania ascoltiamo il servizio di Tiziana Campisi:

La Germania, con oltre 82 milioni di abitanti, è lo Stato europeo più popoloso. Il 42,8 per cento dei tedeschi si professa protestante, il 31,6 di religione cattolica, mentre vi sono minoranze di musulmani ed ebrei. Il secondo gruppo etnico è quello dei turchi, ve ne sono poco più di 2 milioni. Dal 2003 il Paese è impegnato in un piano di riforme del sistema fiscale e del mercato del lavoro, ma dallo scorso anno si registra una situazione difficile per l'economia, con bassi consumi e un’altissima disoccupazione, che ha fatto registrare più di 5 milioni e 200 mila persone senza lavoro. È stato San Bonifacio, vescovo e martire, ad avere iniziato, nell’VIII secolo, l’evangelizzazione delle popolazioni germaniche. A lui si deve la costruzione della celebre Abbazia di Fulda, dove è sepolto. Nel XVI secolo nella Chiesa tedesca ha inizio con Martin Lutero, lo scisma protestante. Ne nascono guerre e rivoluzioni sociali, poi, nel 1555, nell’allora Germania divisa tra principi cattolici e principi protestanti, la pace di Augusta sancisce la regola del cuius regio eius religio, ossia il riconoscimento ai principi della libertà di scegliere per sé e per i propri sudditi la religione da professare. La Chiesa cattolica annovera oggi in Germania 12.310 parrocchie e 7 province ecclesiastiche. Tra diocesi e arcidiocesi, Ordinariato Militare ed Esarcato apostolico per i fedeli ucraini di rito bizantino, si contano 29 circoscrizioni ecclesiastiche. Sono 108 i vescovi, censiti al primo giugno di quest’anno, che negli ultimi decenni hanno dato vita a documenti sulla catechesi, la dottrina sociale, i mutamenti antropologici, ed hanno avviato iniziative pastorali sul diritto di asilo, la difesa della festività domenicale, l’aborto, le nuove sfide della bioetica, i rapporti con le minoranze religiose. La Conferenza episcopale è invece intervenuta, in questi anni, sul tema della memoria storica, in particolare sulla Seconda Guerra Mondiale e sulla responsabilità tedesca nell’Olocausto, nel riavvicinamento con i popoli dei Paesi vicini, nel processo di unificazione e nel sostegno al ruolo del Paese nel cammino dell’Unione europea. Ultimamente la Chiesa tedesca ha dovuto poi affrontare, oltre alle difficoltà causate dal calo della pratica religiosa e delle vocazioni, diversi problemi legati alla famiglia e alla cura pastorale dei divorziati risposati. Significativi, nel cammino ecumenico, sono stati alcuni documenti pastorali comuni, la Dichiarazione congiunta sulla dottrina della giustificazione, le considerazioni condivise in materia etica e sociale e la celebrazione unitaria della Giornata ecumenica della Chiesa nel 2003.








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