2006-11-06 08:07:27

Condanna a morte per Saddam Hussein. Le reazioni di Usa e Ue


(06 novembre 2006 - RV) Condanna a morte per impiccagione. E' questa la sentenza emessa dal Tribunale speciale di Baghdad contro l’ex rais Saddam Hussein, che più volte in aula ha interrotto il giudice, inneggiando alla resistenza irachena. Sentiamo Barbara Schiavulli: RealAudioMP3

La condanna a morte di Saddam Hussein è stata recepita con sentimenti contrastanti negli Stati Uniti ed in Europa, riproponendo le stesse divisioni emerse nel 2003, quando Washington aveva deciso di invadere l’Iraq senza in consendo delle Nazioni Unite. Il servizio di Paolo Mastrolilli: RealAudioMP3

Ma che cosa dire sul piano del diritto internazionale? Fausta Speranza lo ha chiesto al preside della Facoltà di Scienze politiche dell’Università la Sapienza di Roma, Fulco Lanchester, già professore di diritto comparato: RealAudioMP3

Saddam Hussein, ascoltando la sentenza, ha gridato “Dio è grande”. Lui che ha improntato il suo regime al laicismo. Nell’intervista di Fausta Speranza, la riflessione al proposito di padre Justo Lacunza, esperto di questioni orientali: RealAudioMP3

Ma una condanna a morte può davvero far fare i conti con la storia? Fausta Speranza ne ha parlato con padre Michele Simone, vicedirettore di Civiltà Cattolica: RealAudioMP3

“La condanna di Saddam Hussein rispecchia il giudizio di tutta la comunità internazionale sull’operato del dittatore iracheno”. Così il premier italiano, Romano Prodi, ha commentato ieri la sentenza emessa dal Tribunale di Baghdad. “Tuttavia – ha detto ancora il presidente del Consiglio – per efferato che sia un delitto, la nostra tradizione e la nostra etica sono lontani dall'idea della pena di morte''. E proprio su questo aspetto si è espresso il card. Renato Raffaele Martino, presidente del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace, intervistato da Giancarlo La Vella: RealAudioMP3








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