2006-11-02 15:01:38

Secondo la FAO, il mondo sta perdendo la lotta contro la fame


(2 novembre 2006 - RV) “Il mondo ignora il grido di chi ha fame”: così, l’Osservatore Romano commenta i dati del Rapporto della FAO sullo stato di insicurezza alimentare secondo cui sono almeno 854 milioni le persone sottonutrite nel mondo. Dato ancor più allarmante se si considera che, nell’ultimo decennio, il numero di chi soffre la fame non è affatto diminuito. Il documento delle Nazioni Unite, pubblicato in questi giorni, ha dunque messo in luce quanto sia lontano il raggiungimento gli Obiettivi del Millennio, il primo dei quali è proprio il dimezzamento del numero degli affamati entro il 2015. In tale contesto, si svolge domani a Roma, presso la sede dell’UNICEF, un seminario internazionale sul tema “Vincere la fame si deve”, promosso dal Comitato Italiano per la Sovranità Alimentare, presieduto da Sergio Marelli. A lui, Alessandro Gisotti ha chiesto una riflessione sulle responsabilità per questo stallo nella lotta alla fame nel mondo: RealAudioMP3
 Nel suo messaggio per la Giornata dell’Alimentazione, il 16 ottobre scorso, Benedetto XVI ha sottolineato che “devono esserci cooperazione e solidarietà fra Stati, ognuno dei quali dovrebbe essere attento alle necessità dei suoi cittadini più deboli che sono i primi a soffrire a causa della povertà”. D’altro canto, già 15 anni fa, nell’Enciclica Centesimus Annus, Giovanni Paolo II avvertiva che per sconfiggere la fame non basta attingere al superfluo che il nostro mondo produce in abbondanza, ma cambiare gli stili di vita. Un’esortazione sulla quale si sofferma il padre comboniano Fabrizio Colombo, per molti anni missionario in Ciad, al microfono di Alessandro Gisotti: RealAudioMP3







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