2006-10-29 12:40:17

Papst verurteilt Menschenraub


RealAudioMP3 Papst Benedikt XVI. hat beim heutigen Angelusgebet scharf die gewaltsame Entführung von Menschen verurteilt. Überall auf der Welt würden Menschen Opfer dieses Verbrechens, so der Papst. Stellvertretend nannte er den am 14. September im italienischen Sassari entführten Giovanni Battista Pinna. Er hoffe, dass er bald freigelassen werde.

Außerdem unterstrich der Papst bei seiner Auslegung des Sonntagsevangeliums von der Heilung des blinden Barthimäus die Bedeutung der Glaubensunterweisung. Der Glaube sei ein Weg der „Erleuchtung“, daher bedürfe es der Vertiefung und der Vorbereitung auf den Empfang der Sakramente. Dies bereite die Christen auf ihren Dienst als Verkünder der Frohen Botschaft vor, denn Kraft der Taufe besäßen alle eine missionarische Berufung.

Auf deutsch sagte der Papst
"Von Herzen heiße ich alle deutschsprachigen Pilger und Besucher hier auf dem Petersplatz willkommen. Im heutigen Sonntagsevangelium bittet der blinde Bartimäus, Jesus möge ihn wieder sehend machen. Eine gesunde Sehkraft ermöglicht es uns, den Mitmenschen ganz wahrzunehmen und ihm wirklich nahe zu sein. Bitten wir den Herrn, daß er uns die Augen öffne, um im anderen den Bruder und die Schwester zu sehen, die unsere Liebe und Zuwendung brauchen. Euch allen einen gesegneten Sonntag und eine gute Woche!" (rv 291006 mc)

Hier der Text der italienischen Ansprache:

Cari fratelli e sorelle,
nel Vangelo di questa Domenica (Mc 10,46-52) leggiamo che, mentre il Signore passa per le vie di Gerico, un cieco di nome Bartimeo si rivolge verso di Lui gridando forte: “Figlio di Davide, Gesù, abbi pietà di me!”. Questa preghiera tocca il cuore di Cristo, che si ferma, lo fa chiamare e lo guarisce. Il momento decisivo è stato l’incontro personale, diretto, tra il Signore e quell’uomo sofferente. Si trovano l’uno di fronte all’altro: Dio con la sua volontà di guarire e l’uomo con il suo desiderio di essere guarito. Due libertà, due volontà convergenti: “Che vuoi che io ti faccia?”, gli chiede il Signore. “Che io riabbia la vista!”, risponde il cieco. “Va’, la tua fede ti ha salvato”. Con queste parole si compie il miracolo. Gioia di Dio, gioia dell’uomo. E Bartimeo, venuto alla luce - narra il Vangelo - “prese a seguirlo per la strada”: diventa cioè un suo discepolo e sale col Maestro a Gerusalemme, per partecipare con Lui al grande mistero della salvezza. Questo racconto, nell’essenzialità dei suoi passaggi, evoca l’itinerario del catecumeno verso il sacramento del Battesimo, che nella Chiesa antica era chiamato anche “Illuminazione”.

La fede è un cammino di illuminazione: parte dall’umiltà di riconoscersi bisognosi di salvezza e giunge all’incontro personale con Cristo, che chiama a seguirlo sulla via dell’amore. Su questo modello sono impostati nella Chiesa gli itinerari di iniziazione cristiana, che preparano ai sacramenti del Battesimo, della Confermazione (o Cresima) e dell’Eucaristia. Nei luoghi di antica evangelizzazione, dove è diffuso il Battesimo dei bambini, vengono proposte ai giovani e agli adulti esperienze di catechesi e di spiritualità che permettono di percorrere un cammino di riscoperta della fede in modo maturo e consapevole, per assumere poi un coerente impegno di testimonianza. Quanto è importante il lavoro che i Pastori e i catechisti compiono in questo campo! La riscoperta del valore del proprio Battesimo è alla base dell’impegno missionario di ogni cristiano, perché vediamo nel Vangelo che chi si lascia affascinare da Cristo non può fare a meno di testimoniare la gioia di seguire le sue orme. In questo mese di ottobre, particolarmente dedicato alla missione, comprendiamo ancor più che, proprio in forza del Battesimo, possediamo una connaturale vocazione missionaria.

Invochiamo l’intercessione della Vergine Maria, affinché si moltiplichino i missionari del Vangelo. Intimamente unito al Signore, possa ogni battezzato sentire di essere chiamato ad annunciare a tutti l’amore di Dio, con la testimonianza della propria vita.








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