Il card. Bertone agli Ordinari militari: portate tra i soldati la logica del perdono
e dell'amore
(28 ottobre 2006 - RV) Con una Messa presieduta ieri pomeriggio nella Basilica di
San Pietro dal cardinale segretario di Stato Tarcisio Bertone si è concluso il V
Convegno Internazionale degli Ordinariati Militari svoltosi in questi giorni in Vaticano.
Ce ne parla Sergio Centofanti.
********* (Musica) Il porporato nell’omelia
ha sottolineato l’importanza del servizio pastorale degli ordinari e dei cappellani
militari: si tratta - ha detto – di un “ministero di pace” e di un fermento missionario
che porta nel mondo delle armi la logica del perdono e dell’amore, per eliminare ogni
inimicizia e ogni differenza di nazionalità. Ha quindi rievocato con commozione
l’anno in cui è stato cappellano militare supplente a Torino, “con la responsabilità
di ben 4 caserme”, proprio all’inizio della sua vita sacerdotale:
“Ho dei ricordi
molto belli di questo anno di cappellano militare e poi ho un ricordo fulgido del
beato don Secondo Pollo, prete vercellese morto ad appena 33 anni, fulminato sul fronte
orientale mentre portava la Comunione ad un soldato morente”.
“Costruire l’unità
nella pace – ha rilevato il segretario di Stato vaticano - è, in verità, la missione
che accomuna tutti i discepoli di Cristo, chiamati sempre e dovunque, ognuno secondo
il proprio specifico ruolo nella comunità civile ed ecclesiale, a tessere con la condotta
quotidiana una rete di rapporti pacificatori, tali cioè da offrire ai conflitti soluzioni
degne dell’uomo”. Quindi l’appello a dire con urgenza “no alla violenza e alla guerra”:
“Non si può rimandare a più tardi il tempo di far pace. Ciascuno è chiamato a fare
quanto può per edificare la pace con interventi concreti che investono il presente
e preparano il futuro dei popoli. E’ importante però che la pace fiorisca innanzitutto
nel nostro cuore. Solo cuori ripieni di pace possono diffonderla; solo cuori innamorati
di Cristo sono in grado di comunicare agli altri la gioia e l’amore”.
Alla
fine dell’omelia, il cardinale Bertone ha invocato la Vergine Maria, “Regina della
pace”, perché “benedica il lavoro quotidiano di tutti coloro che, spesso a rischio
della propria vita, si dedicano a difendere e diffondere la pace in ogni parte del
pianeta”. (Musica) ***********