2006-10-28 09:11:29

Il card. Bertone agli Ordinari militari: portate tra i soldati la logica del perdono e dell'amore


(28 ottobre 2006 - RV) Con una Messa presieduta ieri pomeriggio nella Basilica di San Pietro dal cardinale segretario di Stato Tarcisio Bertone si è concluso il V Convegno Internazionale degli Ordinariati Militari svoltosi in questi giorni in Vaticano. Ce ne parla Sergio Centofanti.

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Il porporato nell’omelia ha sottolineato l’importanza del servizio pastorale degli ordinari e dei cappellani militari: si tratta - ha detto – di un “ministero di pace” e di un fermento missionario che porta nel mondo delle armi la logica del perdono e dell’amore, per eliminare ogni inimicizia e ogni differenza di nazionalità.
Ha quindi rievocato con commozione l’anno in cui è stato cappellano militare supplente a Torino, “con la responsabilità di ben 4 caserme”, proprio all’inizio della sua vita sacerdotale:

“Ho dei ricordi molto belli di questo anno di cappellano militare e poi ho un ricordo fulgido del beato don Secondo Pollo, prete vercellese morto ad appena 33 anni, fulminato sul fronte orientale mentre portava la Comunione ad un soldato morente”.

“Costruire l’unità nella pace – ha rilevato il segretario di Stato vaticano - è, in verità, la missione che accomuna tutti i discepoli di Cristo, chiamati sempre e dovunque, ognuno secondo il proprio specifico ruolo nella comunità civile ed ecclesiale, a tessere con la condotta quotidiana una rete di rapporti pacificatori, tali cioè da offrire ai conflitti soluzioni degne dell’uomo”. Quindi l’appello a dire con urgenza “no alla violenza e alla guerra”:

“Non si può rimandare a più tardi il tempo di far pace. Ciascuno è chiamato a fare quanto può per edificare la pace con interventi concreti che investono il presente e preparano il futuro dei popoli. E’ importante però che la pace fiorisca innanzitutto nel nostro cuore. Solo cuori ripieni di pace possono diffonderla; solo cuori innamorati di Cristo sono in grado di comunicare agli altri la gioia e l’amore”.

Alla fine dell’omelia, il cardinale Bertone ha invocato la Vergine Maria, “Regina della pace”, perché “benedica il lavoro quotidiano di tutti coloro che, spesso a rischio della propria vita, si dedicano a difendere e diffondere la pace in ogni parte del pianeta”.
(Musica)
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