Raid Nato in Afghanistan, si parla di 60 civili morti. L'Onu chiede un'inchiesta
(26 ottobre 2006 - RV) In pochi giorni la missione Isaf di nuovo nella tempesta. Dopo
lo scandalo scatenato dalla pubblicazione delle foto di alcuni soldati tedeschi mentre
giocano con un teschio, oggi la notizia della morte di circa sessanta civili, vittime
delle bombe sganciate martedì scorso dalla Nato nella parte meridionale del Paese.
Servizio di Francesca Sabatinelli
L'Unione delle
comunità islamiche d’Italia, l’Ucoii, e la famiglia del fotoreporter italiano Gabriele
Torsello, rapito in Afghanistan, trasmetteranno un appello per la liberazione dell’uomo
attraverso Al Jazeera e altre televisioni satellitari captate nel mondo arabo. Il
presidente dell'organizzazione islamica, Mohammed Dachan, sollecita anche tutte le
moschee a fare un'invocazione per il rilascio di Torsello nel sermone del giorno di
preghiera di domani. Intanto sul terreno vengono segnalati almeno 60 civili morti
per un raid della Nato nel sud del Paese. La missione delle Nazioni Unite in Afghanistan
ha già invocato un'inchiesta rapida e approfondita sull'accaduto.