Il Sinodo per l'America: in crisi le strutture democratiche del Continente
(21 ottobre 2006 - RV) Le sfide della Chiesa nel Continente americano sono state affrontate
nell’undicesima riunione del Consiglio Speciale per l'America della Segreteria Generale
del Sinodo dei Vescovi svoltasi il 2 e 3 ottobre scorsi in Vaticano sotto la presidenza
del segretario generale mons. Nikola Eterović. Il servizio di Sergio Centofanti.
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situazione sociale ed ecclesiale nel continente – afferma un comunicato del Consiglio
- mostra segni di speranza, ma anche di preoccupazione. Quanto alla politica, la crisi
delle strutture democratiche favorisce forme populiste e demagogiche di governo, spesso
di segno neomarxista e tendenti a manipolare, per motivi ideologici, la promozione
sociale. Nelle Nazioni dell’America Centrale e Meridionale – continua la nota - si
segnalano gravi problemi di povertà, di emigrazione e di violenza congiunti con il
narcotraffico ed il commercio delle armi. Il progetto di legge che prevede il prolungamento
del muro lungo la frontiera Stati Uniti-Messico – si sottolinea - non risolverà il
problema del flusso migratorio tra i due Paesi e non servirà ad attuare una politica
coordinata ed umanitaria della migrazione”. Il comunicato segnala poi “le insidie
dell'aumento dei divorzi, della diffusione dell'aborto, dell'infanticidio e della
mentalità contraccettiva, incoraggiando una decisa reazione a tale mentalità con l’incremento
di iniziative pastorali rivolte alle famiglie, soprattutto in un continente, com’è
l’America, caratterizzato da un notevole sviluppo demografico”. In una società dominata
dai potenti – leggiamo ancora nel comunicato – “le vittime più colpite sono i più
poveri e deboli: bambini non nati, vittime indifese dell'aborto; anziani e malati
incurabili, talora oggetto di eutanasia; tanti altri esseri umani messi ai margini
dal consumismo e dal materialismo”. Si menziona anche la pena di morte, tema di nuovo
reso attuale in alcune Nazioni americane”. Inoltre la difesa della vita si impone
come un compito fortemente attuale a fronte di tentativi diretti ad introdurre o incrementare
l’aborto. In qualche Nazione addirittura mancano leggi precise circa l’aborto e la
sperimentazione genetica. La questione dell’aborto è molto dibattuta ed ha purtroppo
causato una polarizzazione tra i cattolici”. In questo quadro “i segni positivi non
mancano e il più vistoso è quello dell’aumento delle vocazioni al sacerdozio soprattutto
nel clero secolare”. Al riguardo dal 1978 al 2004 il numero di sacerdoti diocesani
è aumentato del 17,66%, passando da 66.084 a 77.756. Il numero dei candidati al sacerdozio
registra un incremento del 66,65% con 36.681 unità rispetto alle 22.011 precedenti.
La promozione delle vocazioni è un compito essenziale – afferma la nota - tenendo
conto che, purtroppo per quanto riguarda la vita religiosa soprattutto femminile,
i dati statistici mostrano una notevole flessione”. I Pastori – si rileva – “ripongono
molta speranza nella Quinta Riunione dell’Episcopato dell’America Latina, promossa
dal CELAM, che dal 13 al 31 maggio 2007 dibatterà il tema riguardante la vita cristiana
come impegno di discepoli e testimoni del Signore per affermare nel mondo odierno
la verità del Vangelo. Si auspica che vi partecipino anche le delegazioni dell’Episcopato
degli Stati Uniti e del Canada, per mantenere viva quella che è stata chiamata la
‘geografia di Giovanni Paolo II’ di un’America considerata come continente unico ed
unito”. I successivi sviluppi della pastorale nelle Chiese particolari del continente
saranno fatti oggetto di studio nei giorni 9-10 ottobre 2007, data della prossima
dodicesima riunione del Consiglio Speciale per l'America della Segreteria Generale
del Sinodo dei Vescovi.