2006-10-21 16:38:44

I vescovi di Etiopia ed Eritrea invitano i due popoli a riconciliarsi


(21 ottobre 2006 - RV) “Aiutateci a costruire fiducia reciproca, speranza, comprensione, cooperazione e sviluppo nei nostri rispettivi Paesi”: è l’esortazione dei vescovi di Etiopia ed Eritrea alle popolazioni dei due Stati africani, nel comunicato finale della loro Assemblea plenaria, conclusasi ieri in Vaticano. “Vi esortiamo – affermano i presuli – a impegnarvi e a pregare per la pace e la riconciliazione, in modo da guarire le ferite che ci siamo causati reciprocamente, alla ricerca di una soluzione giusta, che metta fine al conflitto tra le nostre nazioni sorelle”. “Tutti noi – continuano – sappiamo benissimo che ci sono più cose in comune radicate nelle nostre culture, storie e fedi, che differenze, che possono aver portato a incomprensioni e a grandi sofferenze”. Secondo i due episcopati, la prospettiva di una convivenza pacifica porterebbe “grandi vantaggi per entrambe le società e i singoli cittadini, come quel progresso e quella prosperità di cui noi siamo affamati”. “Le nostre energie migliori – precisano i vescovi – dovrebbero essere indirizzate a lavorare in armonia, per ridurre la povertà, le malattie, alleviare le sofferenze che derivano da tutti i tipi di calamità e combattere la pandemia di HIV/AIDS”. I presuli ricordano, poi, che la Chiesa cattolica africana sta preparando la seconda Assemblea continentale dei vescovi proprio sui temi della riconciliazione della giustizia e della pace tra tutti i popoli e i Paesi dell’Africa, centrati sul messaggio di Cristo. “Qui riuniti vicino alle tombe degli Apostoli Pietro e Paolo – concludono – ci affidiamo all’intercessione della Vergine Maria, madre di Dio e di tutti noi, perché ci dia la grazia del dono della vera pace”.







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