Il Papa presiede le esequie del card. Dino Monduzzi
(17 ottobre 2006 - RV) Un addio sobrio e solenne quello che si è svolto ieri pomeriggio
nella Basilica di San Pietro, dove Benedetto XVI ha celebrato le esequie del cardinale
Dino Monduzzi, prefetto emerito della Casa Pontificia. Gravemente malato, il porporato
è scomparso giovedì scorso, all’età di 84 anni. Il servizio di Isabella Piro:
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Di
fronte al silenzio della morte ed al venir meno delle attese umane, sentiamo viva
la speranza cristiana che, oltre le apparenze, scorge l’amore del Dio fedele alle
promesse. Queste le prime parole pronunciate da Benedetto XVI nella sua omelia per
esequie del cardinale Monduzzi. Parole di conforto poiché, ha detto il Papa, la pagina
evangelica ci offre la consolante certezza che nessuno è escluso dall’amore di Colui
che, in Cristo, “ci ha messi in grado di partecipare alla sorte dei santi nella luce”.
Il Santo Padre ha poi ribadito il valore della fiducia nella presenza misteriosa di
Dio, che ci accompagna in ogni momento, soprattutto nei più difficili:
“La
speranza cristiana, radicata in una fede solida nella parola di Dio, è l’ancora di
salvezza che ci aiuta a superare le difficoltà apparentemente insormontabili e ci
permette di intravedere la luce della gioia anche oltre il buio del dolore e della
morte”.
Benedetto XVI ha poi ripercorso con la memoria la vita del cardinal
Monduzzi, animata da una fede evangelica semplice e profonda, ricordando la sua partecipazione
alle Missioni sociali, ossia quelle attività di risveglio religioso e morale che lo
portarono in Calabria e Sardegna e l’impegno, quasi pionieristico, di cappellano dei
braccianti presso l’Ente di riforma agraria del Fucino. Il Papa ha sottolineato, inoltre,
le doti non comuni del porporato come Prefetto della Casa Pontificia ed organizzatore
dei viaggi apostolici del Pontefice in Italia:
“Per il Regno dei cieli egli
ha lavorato vedendo negli incontri con la gente occasioni preziose per suscitare la
nostalgia delle cose di lassù e l’amore per la Chiesa ‘germe e inizio’ del Regno di
Dio. (…)In ogni circostanza, seppe trovare nella virtù della pazienza la via maestra
per conformare la sua vita a Cristo, sopportando difficoltà e sofferenze, e cercando
di esercitare la carità verso tutti”.
Il cardinal Monduzzi, ha concluso
il Santo Padre, aveva fatto dell’accoglienza una dimensione primaria della sua vita
sacerdotale. Possa trovare nel Signore Gesù l’amico fedele che lo prende con sé per
assegnargli un posto nella casa del Padre, dimora di luce e di Pace. **********