2006-10-17 14:50:27

Il Papa presiede le esequie del card. Dino Monduzzi


(17 ottobre 2006 - RV) Un addio sobrio e solenne quello che si è svolto ieri pomeriggio nella Basilica di San Pietro, dove Benedetto XVI ha celebrato le esequie del cardinale Dino Monduzzi, prefetto emerito della Casa Pontificia. Gravemente malato, il porporato è scomparso giovedì scorso, all’età di 84 anni. Il servizio di Isabella Piro:

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(canto)

Di fronte al silenzio della morte ed al venir meno delle attese umane, sentiamo viva la speranza cristiana che, oltre le apparenze, scorge l’amore del Dio fedele alle promesse. Queste le prime parole pronunciate da Benedetto XVI nella sua omelia per esequie del cardinale Monduzzi. Parole di conforto poiché, ha detto il Papa, la pagina evangelica ci offre la consolante certezza che nessuno è escluso dall’amore di Colui che, in Cristo, “ci ha messi in grado di partecipare alla sorte dei santi nella luce”. Il Santo Padre ha poi ribadito il valore della fiducia nella presenza misteriosa di Dio, che ci accompagna in ogni momento, soprattutto nei più difficili:

“La speranza cristiana, radicata in una fede solida nella parola di Dio, è l’ancora di salvezza che ci aiuta a superare le difficoltà apparentemente insormontabili e ci permette di intravedere la luce della gioia anche oltre il buio del dolore e della morte”.


Benedetto XVI ha poi ripercorso con la memoria la vita del cardinal Monduzzi, animata da una fede evangelica semplice e profonda, ricordando la sua partecipazione alle Missioni sociali, ossia quelle attività di risveglio religioso e morale che lo portarono in Calabria e Sardegna e l’impegno, quasi pionieristico, di cappellano dei braccianti presso l’Ente di riforma agraria del Fucino. Il Papa ha sottolineato, inoltre, le doti non comuni del porporato come Prefetto della Casa Pontificia ed organizzatore dei viaggi apostolici del Pontefice in Italia:

“Per il Regno dei cieli egli ha lavorato vedendo negli incontri con la gente occasioni preziose per suscitare la nostalgia delle cose di lassù e l’amore per la Chiesa ‘germe e inizio’ del Regno di Dio. (…)In ogni circostanza, seppe trovare nella virtù della pazienza la via maestra per conformare la sua vita a Cristo, sopportando difficoltà e sofferenze, e cercando di esercitare la carità verso tutti”.


Il cardinal Monduzzi, ha concluso il Santo Padre, aveva fatto dell’accoglienza una dimensione primaria della sua vita sacerdotale. Possa trovare nel Signore Gesù l’amico fedele che lo prende con sé per assegnargli un posto nella casa del Padre, dimora di luce e di Pace.
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