2006-10-10 16:04:38

La Santa Sede a favore di un Trattato che regoli il commercio delle armi convenzionali, incluse le armi leggere


(10 ottobre 2006 - RV) La Santa Sede appoggia l’istituzione di un gruppo di lavoro all'ONU per studiare la fattibilità di un Trattato sul commercio internazionale delle armi convenzionali. E’ quanto afferma una dichiarazione del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace nel contesto dei lavori dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite in corso a New York.

Nella nota si sottolinea l’impegno compiuto dalla comunità internazionale in merito al controllo delle armi nucleari e alla proibizione delle altre armi di distruzione di massa, ma si afferma che, invece, “il tema del completo e generale disarmo, che anno dopo anno appare nell’agenda dell’Assemblea generale, non ha registrato un sostanziale e generalizzato progresso”. Il dicastero vaticano si riferisce in particolare al commercio internazionale delle armi convenzionali, incluse le armi leggere e quelle di piccolo calibro, che provocano milioni di morti e “sono un elemento di ogni conflitto internazionale o civile, come di ogni illegittimo uso della forza e costituiscono uno dei più comuni strumenti nella gran parte delle violazioni dei diritti umani e della mancanza di rispetto della legge umanitaria”. “L’assenza di un effettivo sistema di controllo sul commercio delle armi – prosegue la nota – ha un impatto negativo non solo sui processi di pace, di riconciliazione e sulle ricostruzioni post-belliche, ma anche sulla stabilità delle istituzioni e sullo sviluppo sostenibile. Il commercio indiscriminato o il trasferimento di armi convenzionali sono inseparabili dalle questioni connesse al terrorismo internazionale, al traffico illegale di risorse strategiche e preziose e alle più abiette manifestazioni del crimine organizzato come il traffico di esseri umani o della droga”. Per questo – afferma la dichiarazione del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace – “la Santa Sede sollecita la comunità internazionale ad assumere le proprie responsabilità nello stabilire un quadro legale vincolante volto a regolare il commercio di armi convenzionali di ogni tipo, come pure del 'know-how' e della tecnologia per la loro produzione”. “La Santa Sede – conclude la nota – è convinta che un tale accordo può essere un importante passo verso una vera cultura globale di pace”.








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