2006-10-06 15:01:44

La Croce di Gesù converte i cuori più di qualsiasi argomento: lo scrive il Papa ai Passionisti


(6 ottobre 2006 - RV) Solamente alla luce della Croce ci si può avvicinare al mistero dell’Amore divino: è una riflessione contenuta nel messaggio del Papa, a firma del cardinale Tarcisio Bertone, Segretario di Stato, inviato al Capitolo generale dei Passionisti. La Congregazione celebra il proprio Capitolo dal 1° al 22 ottobre, nella casa generalizia dei Santi Giovanni e Paolo al Celio, a Roma, con l’impegno alla riscoperta e all’approfondimento del carisma e dell’identità della congregazione stessa. Il servizio di Fausta Speranza:


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La missione del fondatore dei Passionisti,San Paolo della Croce, è una missione sempre attuale: con questa convinzione il messaggio del Papa invita a riflettere su come la Passione di Gesù, proprio come affermava Paolo della Croce, sia “la più grande manifestazione dell’amore di Dio, capace di convertire i cuori al di là di quanto può fare qualunque altro argomento”. L’impegno della congregazione oggi, dunque, si riassume nel “mostrare che la Croce è amore e che l’amore è Dio”. E nel messaggio si ricorda che il fondatore dei Passionisti “era intimamente convinto che i mali del mondo derivano dalla dimenticanza della Passione di Gesù”. E che per lui, l’unione con Cristo crocifisso diventava “stimolo alla comunione con tutti gli uomini, passione per la giustizia e per la carità. Nel mistero della Croce trovava la forza per agire e per valorizzare le rinunce e le sofferenze. Da qui l’invito e l’incoraggiamento del Papa: a “condurre a buon fine l’impegno di ‘ristrutturazione’ che avete intrapreso allo scopo di rispondere meglio alle sfide del nostro tempo, tenendo conto dei diversi contesti culturali nei quali siete presenti”. E, dunque, il Papa nel messaggio a firma del cardinale Bertone ricorda le indicazioni già tracciate in vari documenti del Magistero pontificio, tra i quali l’Esortazione apostolica Vita consacrata, sintetizzandole in “un appello alla perseveranza nel cammino di santità attraverso le difficoltà materiali e spirituali che segnano le vicende quotidiane”. Ma è anche appello a “ricercare la competenza nel proprio lavoro e a coltivare una fedeltà dinamica alla propria missione”, con la sensibilità verso le nuove forme di povertà e i ‘crocifissi’ del nostro tempo”.
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