2006-10-04 15:47:45

La Chiesa festeggia San Francesco, Patrono d'Italia


(4 ottobre 2006 - RV) "Avvicinarsi alla storia di Francesco per accostarsi al mistero di Cristo". Così mons. Vittorio Mondello, arcivescovo di Reggio Calabria-Bova e presidente della Conferenza episcopale regionale, durante la Celebrazione Eucaristica nella Basilica di Assisi per la solennità odierna di San Francesco, Patrono d'Italia. E' infatti la Calabria quest'anno la regione che ha il compito di donare olio per la lampada votiva che arde sulla tomba del santo. Olio simbolo religioso, ma anche "emblema delle contrade della nostra terra" ha detto mons. Mondello, che al microfono di Gabriella Ceraso spiega come si è preparato a questo momento:

**********
R. – Al livello regionale, con gli altri vescovi, abbiamo preparato un messaggio per questa giornata tanti mesi fa e abbiamo ritenuto questo momento come un momento eccezionale per le Chiese di Calabria, in quanto l’esempio di Francesco, specialmente il suo impegno di testimonianza cristiana in tutti i campi, può essere un segno, un aiuto per il rinnovamento delle nostre comunità cristiane.


D. – Qual è la sua personale chiave di lettura proprio della figura di Francesco?


R. – Io ritengo che l’esempio più bello che ci abbia dato Francesco sia quello di aver preso il Vangelo alla lettera, in modo radicale, senza annacquare il Vangelo per adattarlo alle nostre situazioni. Noi purtroppo oggi, spesso, siamo abituati a dire: “Sì, accetto il Vangelo. Ma quando dice cose diverse dal mio modo di pensare non lo accetto più”. Invece dobbiamo essere noi ad adeguarci al Vangelo.


D. – Mons. Mondello, questa è la grande giornata della pace, della fraternità e del dialogo, dialogo tra appartenenti a culture e religioni diverse. Viviamo in un momento più che mai delicato sotto questo punto di vista. Allora le chiedo, innanzitutto, come corrispondere ogni giorno a questi tre grandi valori?


R. – La prima cosa credo sia quella di essere convinti che determinate situazioni si possano sbloccare solo attraverso un dialogo franco, sereno, che sappia rispettare l’altro, anche quando non se ne condivide il pensiero, l’idea. Questo è il punto fondamentale, sul quale credo stia battendo moltissimo anche il nostro Papa Benedetto XVI.


D. – Francesco, può esser lui una chiave di lettura? Può essere oggi una risposta?


R. – Francesco addirittura è andato dal Sultano a testimoniare la sua fede. Non è andato ad insultare o a dire “Voi siete tutti dannati all’Inferno”. Questo ci è di esempio: dialogare con gli altri senza voler imporre nulla, ma presentando la verità, testimoniandola con la vita.


D. – Qual è il messaggio che ha scelto di voler far arrivare alla comunità oggi, anche attraverso la sua omelia?


R. – Vogliamo ascoltare Francesco nel suo invito di totale donazione a Cristo, nella capacità di amare tutte le creature e attraverso l’amore aiutare la comunità a crescere in umanità, in solidarietà e nella pace.
**********








All the contents on this site are copyrighted ©.