Il cardinale Bertone incontra il Corpo Diplomatico accreditato presso la Santa Sede
(29 settembre 2006 - RV) Il segretario di Stato, Tarcisio Bertone, ha incontrato stamani
gli ambasciatori accreditati presso la Santa Sede per l’inizio del suo mandato. Nel
suo discorso il porporato ha esortato i diplomatici ad impegnarsi perché in tutto
il mondo vengano garantiti i valori del rispetto e della dignità umana. Il servizio
di Tiziana Campisi:
********* L’auspicio
del cardinale segretario di Stato, Tarcisio Bertone, è che un giorno tutti i Paesi
possano essere rappresentati presso la Santa Sede,il cui obiettivo è quello di offrire
il proprio sostegno alla vita internazionale. Ciò perché in tutto il mondo vengano
promossi i valori del rispetto e della dignità umana, così come quelli del dialogo,
della libertà della giustizia e della fraternità. A tutt’oggi, gli Stati che intrattengono
relazioni diplomatiche con la Santa Sede sono 174, ai quali vanno aggiunti le Comunità
Europee ed il Sovrano Militare Ordine di Malta e due Missioni a carattere speciale:
la Missione della Federazione Russa, retta da un ambasciatore, e l’Ufficio dell’Organizzazione
per la Liberazione della Palestina (OLP), guidata da un direttore. L’apporto che la
Chiesa può offrire alla comunità internazionale, ha detto il porporato, è quello “di
una istituzione che mette al primo posto i più alti valori dell’uomo e che non sia
estranea ad alcun problema proprio dell’uomo contemporaneo”. Il segretario di Stato
ha sottolineato l’importanza del ruolo rivestito dai diplomatici il cui impegno deve
essere quello di favorire la solidarietà fra tutti i popoli. Per il cardinale Bertone
occorre una maggiore attenzione verso i Paesi più poveri, perché mai alcuno muoia
di fame o a causa di malattie endemiche, perché non ci siano più vittime innocenti
di guerre o di conflitti e ancora perché mai persone siano maltrattate per le loro
convinzioni o per il loro credo. “Abbiamo bisogno di un impegno universale in favore
dei più diseredati del pianeta – ha affermato il porporato – di quanti cercano spesso
invano di che vivere e far vivere la loro famiglia”. Il rispetto incondizionato di
tutti gli esseri umani nei loro diritti fondamentali, la libertà di coscienza e di
religione devono essere le preoccupazioni primarie, ha aggiunto il segretario di Stato
che ha esortato i diplomatici ad essere particolarmente attenti alle violenze inflitte
alle donne e ai bambini. Il cardinale Bertone ha affermato poi che la vita va difesa
dal suo sorgere alla sua fine naturale, così come va difesa anche la famiglia fondata
sul matrimonio. Quindi ha ribadito i profondi legami che sussistono fra pace, sviluppo
dei popoli, libertà, diritti umani e solidarietà internazionale. Legami che hanno
offerto nuove vie per la costruzione di una pace vera. Vie che sono quelle politiche
e diplomatiche, che si concretizzano attraverso accordi che prevengono e bloccano
i conflitti. Infine il segretario di Stato ha ribadito che gli ambiti che necessitano
di maggiori sforzi sono la difesa sociale, la condanna della guerra, la sicurezza
e il disarmo. **********