Preghiera del Papa alla Mariensaüle - sabato 9 settembre 2006
Santa Madre del Signore,
i nostri antenati, in un periodo di tribolazione,
hanno eretto qui, nel cuore della città di Monaco, la tua immagine, per affidarTi
la città e il Paese. Sulle vie del loro quotidiano volevano incontrarTi sempre di
nuovo ed imparare da Te come vivere in modo giusto la loro umana esistenza; imparare
da Te come poter trovare Dio e così trovare l'accordo tra di loro. Essi Ti hanno donato
la corona e lo scettro, che allora erano i simboli della signoria sul Paese, perché
sapevano che così il potere e il dominio sarebbero stati nelle mani giuste – nelle
mani della Madre.
Il tuo Figlio, poco prima dell'ora del congedo, ha detto
ai suoi discepoli: "Chi vuol essere grande tra voi si farà vostro servitore, e chi
vuol essere il primo tra voi sarà il servo di tutti" (Mc 10,43s). Tu, nell'ora decisiva
della tua vita hai detto: "Eccomi, sono la serva del Signore" (Lc 1,38) e hai vissuto
tutta la tua esistenza come servizio. Questo Tu continui a fare lungo i secoli della
storia. Come una volta, a Cana, intercedesti silenziosamente e con discrezione per
gli sposi, così fai sempre: Ti carichi di tutte le preoccupazioni degli uomini e le
porti davanti al Signore, davanti al Figlio tuo. Il tuo potere è la bontà. Il tuo
potere è il servire.
Insegna a noi – grandi e piccoli, dominatori e servitori
– a vivere in questo modo la nostra responsabilità. Aiutaci a trovare la forza per
la riconciliazione e per il perdono. Aiutaci a diventare pazienti ed umili, ma anche
liberi e coraggiosi, come lo sei stata Tu nell'ora della Croce. Tu porti sulle tue
braccia Gesù, il Bambino che benedice, il Bambino che pur è il Signore del mondo.
In questo modo, portando Colui che benedice, sei diventata Tu stessa una benedizione.
Benedici noi, questa città e questo Paese! Mostraci Gesù, il frutto benedetto del
tuo seno! Prega per noi peccatori, adesso e nell'ora della nostra morte. Amen!