Kofi Annan: Israele ritirerà le truppe dal Libano dopo l’arrivo di 5000 soldati Unifil
(31 agosto 2006 - RV) Il segretario generale dell'Onu, Kofi Annan, ha denunciato l'utilizzo
in Libano di bombe a grappolo, da parte di Israele ed ha chiesto che venga indicata
la loro collocazione. In conferenza stampa con il re Abdallah II di Giordania, Annan
ha anche precisato che l'esercito israeliano si ritirerà dai territori occupati in
Libano dopo il dispiegamento di 5.000 caschi blu dell'Unifil e di 16.000 soldati libanesi.
Dal canto suo il re Abdallah II ha valutato come sproporzionata la reazione di Israele
nell’area dopo il rapimento, da parte degli Hezbollah, dei due soldati con la stella
di David il 12 luglio scorso.
E a Roma il vicepremier Israeliano Peres ha
confermato il ritiro delle truppe dopo l’arrivo della forza Onu in Libano. In conferenza
stampa dopo l’incontro a Palazzo Chigi con il primo ministro italiano Prodi ha ribadito
l’importanza del ruolo svolto dall’Italia in Medio Oriente. Prodi ha parlato anche
di possibilità concreta di pace e finestra di opportunità.
...Intanto le 5
navi della Marina Militare Italiana sono in navigazione verso le coste del Libano,
domani lo sbarco a Tiro. La missione è sotto la massima segretezza, fino ad ora nessuna
notizia ufficiale è stata comunicata alla stampa, maggiore disinvoltura informativa
invece ha adottato la missione francese che guiderà la forza Europea fino al 2007.
Sul perché di queste diverse strategie informative Massimiliano Menichetti ha raccolto
il commento dell’esperto militare Alessandro Politi.
Intanto
tra la popolazione libanese aumenta la speranza. Anche i profughi che avevano cercato
rifugio presso le strutture dei salesiani, stanno ritornando nelle loro case o in
quello che ne resta. La situazione sta tornando lentamente alla normalità come spiega
al microfono di Antonella Villani mons. Armando Bortolaso, già vicario apostolico
in Siria e attualmente residente presso la casa Don Bosco di El Houssoun a 35 chilometri
da Beirut: