2006-08-15 12:34:45

Nella Festa dell'Assunzione il Papa affida alla Regina della pace le ansie dell'umanità per ogni luogo straziato dalla violenza


(15 agosto 2006 - RV) Nella Festa dell’Assunzione della Vergine il Papa durante l’Angelus a Castel Gandolfo, invoca Maria, Regina della pace, perché ottenga la concordia per tutto il mondo. Il suo pensiero è andato ancora una volta al Libano e alla Terra Santa, ma anche all’Iraq e allo Sri Lanka.
Il servizio di Sergio Centofanti. RealAudioMP3

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Il Papa parla della “consolante verità di fede” dell’Assunzione in cielo di Maria: “nel suo trionfo – rileva - il popolo cristiano pellegrino nella storia intravede il compimento delle sue attese e il segno certo della sua speranza”. “Maria – aggiunge Benedetto XVI – è esempio e sostegno per tutti i credenti: ci incoraggia a non perderci di fiducia dinanzi alle difficoltà e agli inevitabili problemi di tutti i giorni. Ci assicura il suo aiuto e ci ricorda che l’essenziale è cercare e pensare alle cose di lassù, non a quelle della terra” :

“Presi dalle occupazioni quotidiane rischiamo infatti di ritenere che sia qui, in questo mondo nel quale siamo solo di passaggio, lo scopo ultimo dell’umana esistenza. Invece è il Paradiso la vera meta del nostro pellegrinaggio terreno. Quanto diverse sarebbero le nostre giornate se ad animarle fosse questa prospettiva! Così è stato per i santi. Le loro esistenze testimoniano che quando si vive con il cuore costantemente rivolto al cielo, le realtà terrene sono vissute nel loro giusto valore perché ad illuminarle è la verità eterna dell’amore divino”.

Quindi il Papa invoca l’intercessione della Vergine per la pace:

“Alla Regina della pace, che contempliamo nella gloria celeste, vorrei affidare ancora una volta le ansie dell’umanità per ogni luogo del mondo straziato dalla violenza”.

Il Papa si unisce a quanti si sono raccolti nel Santuario di Nostra Signora del Libano ad Harissa per una Celebrazione eucaristica presieduta dal Cardinal Roger Etchegaray, che si è recato in Libano come suo Inviato Speciale, “per portare conforto e concreta solidarietà a tutte le vittime del conflitto e pregare per la grande intenzione della pace”. Ed esprime anche la sua comunione anche con i Pastori e i fedeli della Chiesa in Terra Santa, riuniti nella Basilica dell’Annunciazione a Nazareth, attorno al rappresentante pontificio in Israele e Palestina, l’arcivescovo Antonio Franco, “per pregare per le stesse intenzioni”. Il pensiero del Papa si volge infine anche ad altri due Paesi sconvolti da drammatiche guerre:

“Il mio pensiero va pure alla cara Nazione dello Sri Lanka, minacciata dal deterioramento del conflitto etnico; all’Iraq, dove la spaventosa e quotidiana scia di sangue allontana la prospettiva della riconciliazione e della ricostruzione. Ottenga Maria per tutti sentimenti di comprensione, volontà di intesa e desiderio di concordia!”
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