Londra: aeroporti tornano alla normalità dopo attacchi sventati
(11 agosto 2006 - RV) Sta lentamente tornando alla normalità la situazione negli aeroporti
britannici, dopo il blocco totale del traffico aereo, imposto ieri dalle autorità
per un piano terroristico che avrebbe fatto esplodere in volo 10 velivoli diretti
negli Stati Uniti. Le indagini, comunque, vanno avanti. Da Londra, ci aggiorna Sagida
Syed: ''E’ una circostanza
che ci ricorda che la nostra nazione è in guerra contro i “fascisti-islamici”. Il
presidente americano George Bush ha commentato così gli arresti eseguiti in Gran Bretagna.
Negli Stati Uniti comunque resta alto l’allarme terrorismo. Intanto anche in India
è stato elevato lo stato di allerta, dopo la segnalazione dell’ambasciata americana
a Nuova Delhi, che ha parlato di possibili attacchi nella capitale indiana e a Bombay,
in occasione della festa nazionale dell'indipendenza.
Come già nel caso
degli attentati alla metro di Londra del 7 luglio 2005, anche in questo caso, dunque,
a pianificare l’attacco terroristico sono cittadini britannici di fede musulmana.
Un dato che, non solo nel Regno Unito, riaccende il dibattito sull’integrazione degli
immigrati e sul diritto di cittadinanza. Alessandro Gisotti ha chiesto l’opinione
di Magdi Allam, vicedirettore del Corriere della Sera, profondo conoscitore del mondo
islamico:
Gli attentati
sventati ieri sottolineano, ancor di più, che Al Qaeda ha ancora la capacità di operare
su larga scala. Necessario dunque un rafforzamento delle misure di sicurezza e della
cooperazione internazionale tra servizi di intelligence, ma senza allarmismi. Ne è
convinto Stefano Dambruoso, esperto giuridico e di terrorismo internazionale presso
la Rappresentanza permanente italiana alle Nazioni Unite di Vienna: