2006-08-06 16:39:40

Uccisi due sacerdoti in Nigeria e Camerun


(6 agosto 2006 - RV) Due sacerdoti sono stati uccisi nei giorni scorsi in Africa. In Nigeria, ad Afikpo, nello Stato meridionale dell’Ebonyi, è stato pugnalato nella sua abitazione padre Chidi Okorie, 31 anni, della St. Mary’s Catholic Church. Subito soccorso, è stato trasportato in ospedale dove è deceduto poco dopo. Secondo le indagini della polizia, dei malviventi si sarebbero introdotti nella casa del sacerdote a scopo di rapina; risultano infatti scomparsi denaro e altri beni. Con padre Okorie sono 4 i sacerdoti deceduti per morte violenta in Nigeria nell’arco di due anni. A Yaoundé, nel Camerun, invece, nell’università cattolica dell’Africa Centrale, è stato trovato morto padre Patrick Adeso. Il sacerdote aveva 55 anni ed era consultore del Pontificio Consiglio per i Migranti e cappellano del movimento carismatico per il Camerun. Sempre in Nigeria, da mesi teatro di violenze contro i lavoratori dell’industria del petrolio, cinque nigeriani dipendenti della compagnia anglo-olandese Shell sono stati uccisi giovedì scorso nello Stato di Rivers, in un’imboscata tesa da alcuni uomini armati. E nei giorni scorsi, nella regione del delta del Niger, a Port Harcourt, sono stati rapiti un cittadino tedesco del gruppo petrolifero Bilfinger Berger e il suo autista nigeriano. Ancora nello Stato di Rivers sono stati sequestrati tre salariati filippini della società americana Baker Overseas Technology Service. Dall’inizio dell’anno le compagnie petrolifere in Nigeria sono diventate il bersaglio dei militanti separatisti armati che chiedono risarcimenti per i danni ambientali provocati dalle esplorazioni petrolifere e una migliore spartizione dei proventi derivanti dallo sfruttamento del petrolio. Da gennaio più di 30 persone sono state rapite e sono state rilasciate dopo lunghi periodi di prigionia. Negli scontri con i gruppi armati si registrano, fino ad oggi, 25 morti, tra agenti di sicurezza e militari incaricati di sorvegliare le istallazioni petrolifere e il loro personale. Questi attacchi alle compagnie petrolifere hanno provocato una caduta della produzione, per alcune fonti addirittura del 30 per cento.








All the contents on this site are copyrighted ©.