Nell'agosto del 1948
apparve sugli schermi un film che era un po' una sfida stilistica d'autore: "Rope",
in italiano "Nodo alla gola", di Alfred Hitchcock. La scommessa era di girare un film
in continuità, come un unico piano sequenza, quasi senza interruzioni, se non per
l'obbligatorio termine del rullo. Concentrazione tesissima, tempi perfetti, ossessione
claustrofobica che si lascia invadere, nel finale, dai rumori che salgono dalla strada...