Nuovo appello del Papa per la pace in Libano Bush e Blair: colloquio a Washington
(29 luglio 2006 - RV) Nuovo forte appello del Papa, ieri pomeriggio, per la pace in
Libano e in tutto il Medio Oriente. Lasciando la frazione valdostana di Les Combes,
a conclusione di un periodo di riposo, Benedetto XVI, prima di partire alla volta
di Castel Gandolfo, ha detto: “Non taciamo, facciamo il possibile per arrivare alle
orecchie dei potenti”. Il Santo Padre ha poi sottolineato che lo strumento principale
per invocare la pace è la preghiera, un grido rivolto naturalmente a Dio, ma anche
agli uomini.
Ma in Libano si continua purtroppo a combattere. Anche ieri
l’esercito israeliano ha proseguito le operazioni militari contro gli hezbollah, che
hanno risposto con lancio di razzi sul territorio dello Stato ebraico. E si moltiplicano
le richieste di pace. Da Haifa, Barbara Schiavulli:
Il
prolungarsi della crisi libanese sta peggiorando la condizione delle decine di migliaia
di profughi che fuggono dalle zone di guerra, lasciando tutto. Ma è significativa
la risposta dei libanesi, che aprono le proprie case per accogliere questi sfollati,
come spiega da Beirut Josiane Nasr, del Centro del Movimento dei Focolari, al microfono
di Adriana Masotti:
Intanto, ieri,
la crisi mediorientale è stata al centro del vertice a Washington tra il presidente
americano, Bush, ed il premier britannico, Blair. La creazione di una forza multinazionale
d’interposizione è uno degli argomenti su cui i due leader hanno trovato l’accordo.
Se ne parlerà da lunedì all’Onu. Il servizio di Paolo Mastrolilli: