Israele-Libano, si combatte ancora. Oggi l'arrivo della Rice in Medio Oriente
(24 luglio 2006 - RV) Quella di ieri è stata la dodicesima giornata di guerra tra
Israele e Libano. Scontri si sono registrati al confine tra i due Paesi, ma bombardamenti
hanno colpito alcuni quartieri di Beirut. Su Israele, invece, continua la pioggia
di razzi lanciati dagli Hezbollah. Da Haifa, ci riferisce Barbara Schiavulli:
Il cessate
il fuoco nel sud del Libano è ''urgente''. Lo ha ribadito il segretario di Stato americano,
Condoleezza Rice, lasciando gli Stati Uniti per la missione di pace in Medio Oriente.
La Rice arriverà oggi nella regione per incontri a Gerusalemme e nei Territori palestinesi.
Si tratta dell’ultimo tassello dei numerosi tentativi diplomatici che la comunità
internazionale sta instancabilmente portando avanti. Sentiamo Graziano Motta:
E, come abbiamo
sentito, la comunità internazionale è fortemente preoccupata per la crisi umanitaria
provocata dalla guerra. Sono oltre 500 mila i profughi in fuga dagli scontri. Ma come
si sta vivendo a Beirut e nelle altre città libanesi pesantemente bombardate dall’aviazione
israeliana? Antonella Palermo lo ha chiesto alla libanese Rosette Hechaime, coordinatrice
delle Caritas del Medio Oriente e del nord Africa:
Sono molteplici,
nel mondo, le iniziative per sostenere le popolazioni colpite dal conflitto in Libano
tra forze israeliane e miliziani Hezbollah. In Italia, in particolare, il Servizio
missionario giovani (SERMIG) allestirà nel pomeriggio, a Torino, la Tenda della pace
per raccogliere fondi, generi di prima necessità e sottolineare un’urgenza: l’opzione
per la pace e il ripudio di ogni forma di violenza. Ascoltiamo, al microfono di Amedeo
Lomonaco, il fondatore del SERMIG, Ernesto Olivero: