2006-07-20 08:17:37

Decimo giorno di bombardamenti israeliani sul Libano


(21 luglio 2006 - RV) Ancora bombe e attacchi israeliani in Libano con nuove vittime, per un bilancio che supera ormai i 330 morti. E, mentre il governo di Beirut mette in guardia sul rischio di un aggravamento del conflitto, il leader di Hezbollah, Hassan Nasrallah, in un’intervista televisiva detta le sue condizioni ad Israele per la fine del conflitto. Da Haifa, Barbara Schiavulli : RealAudioMP3

E della difficile situazione in Medio Oriente si è parlato ieri anche al Palazzo di vetro. Il segretario generale dell’Onu, Kofi Annan. pur ammettendo che “ci sono gravi ostacoli per il raggiungimento del cessate il fuoco”, ha chiesto al Consiglio di Sicurezza di adoperarsi per una “immediata

cessazione delle ostilita'”. Il servizio, da New York, di Paolo Mastrolilli: RealAudioMP3

Ed oggi pomeriggio il Consiglio di Sicurezza dell’Onu dedicherà una sessione pubblica al Medio Oriente, mentre in serata Annan riceverà il responsabile europeo per la politica estera, Javier Solana. Ieri l’incontro con il segretario di Stato americano, Condoleeza Rice, che ha annunciato la sua presenza nell’area per la prossima settimana. Appello a fermare le violenze ed a garantire un cessate il fuoco anche da parte dei vescovi statunitensi.

Il premier israeliano Ehud Olmert ha confermato, ieri, che la guerra contro il Libano sarà lunga. Ma nel frattempo l’esercito dello Stato ebraico ha deciso di ritirarsi dall’altro fronte di tensione: la Striscia di Gaza. Il servizio è di Graziano Motta: RealAudioMP3

L’appello di Benedetto XVI ad aprire corridoi umanitari per la popolazione libanese è stato rilanciato dalla comunità internazionale. Nessuna obiezione da parte di Israele, mentre iniziano a giungere i primi aiuti concreti. La Commissione europea ha stanziato, infatti, 10 milioni di euro per gli sfollati. Per il momento, però, dopo 10 giorni di bombardamenti israeliani sulle principali infrastrutture libanesi, nel Paese dei Cedri la situazione dal punto di vista umanitario resta davvero drammatica. Lo conferma, al microfono di Salvatore Sabatino, Laura Boldrini, portavoce dell’Alto Commissariato ONU per i rifugiati: RealAudioMP3

Ed ora l’analisi politica. Quale potrà essere l’evoluzione del conflitto? Giancarlo La Vella lo ha chiesto ad Alberto Negri, inviato speciale a Beirut del Sole 24 Ore: RealAudioMP3

La guerra in Libano vede la società israeliana unita nel difendere la scelta bellica. Anche i maggiori esponenti del mondo intellettuale israeliano, convinti pacifisti, che in passato non hanno mancato di criticare le azioni delle forze armate di Gerusalemme, si schierano al fianco del governo. Al microfono di Francesca Sabatinelli, Alon Altaras, autorevole esponente della letteratura israeliana contemporanea: RealAudioMP3

Completamente diversa la posizione di un altro famoso esponente della cultura ebraica, Moni Ovadia, regista, attore, musicista, grande divulgatore della tradizione yiddish. Ascoltiamolo al microfono di Francesca Sabatinelli: RealAudioMP3

Lo Stato ebraico continua a vivere sotto l’incessante pioggia di razzi lanciati dagli Hezbollah. E mentre il responsabile per la politica estera dell’Unione Europea, Solana, ieri ha incontrato le massime autorità israeliane e palestinesi, oggi c’è da segnalare la chiusura delle frontiere palestinesi. Graziano Motta: RealAudioMP3


 
Ma quanto sta accadendo tra Libano e Israele è di fatto una violazione delle norme del diritto internazionale? Salvatore Sabatino lo ha chiesto a Kolja Canestrini, direttore del Centro Studi italiano per la pace ed esperto di Diritto umanitario: RealAudioMP3







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