Una vasta operazione
di marketing ha accompagnato nel mondo la diffusione della pillola abortiva RU486,
propagandata come strumento per interrompere la gravidanza in modo veloce e indolore.
In realtà, l'aborto chimico è più doloroso e traumatico di quello chirurgico, dura
più tempo e riversa ogni responsabilità su chi lo subisce. Ma, soprattutto, ha
già provocato 11 morti in Occidente. Eppure in Italia non se ne parla. Secondo
Eugenia Roccella, co-autrice del libro 'La favola dell'aborto facile', chi sostiene
la RU486 mira ad attaccare la legge 194, con cui l'aborto 'domestico' non è compatibile.