(08 giugno 2006 - RV) In Somalia i “signori della guerra”, dopo aver consegnato il
potere nelle mani delle corti islamiche, hanno riparato a Jowhar, a nord di Mogadiscio.
E proprio alle porte della città da ieri si sono posizionati 500 miliziani. Ma a preoccupare
maggiormente la comunità internazionale è la crisi umanitaria che stanno vivendo gli
abitanti di Mogadiscio. Il primo ministro del governo di transizione Ali Mohamed Gedi,
ha lanciato un appello urgente per la consegna di beni di prima necessità.
Sul
fronte politico, gli Stati Uniti hanno annunciato di voler preparare una risposta
americana per evitare che la Somalia diventi un rifugio per Al Qaida. La risposta
del capo delle corti islamiche non si è fatta attendere: “daremo una lezione agli
americani” se intervenissero nel Paese africano. Ma cosa sta accadendo a Mogadiscio
sul fronte umanitario? Salvatore Sabatino lo ha chiesto a Nino Sergi, Segretario Generale
di Intersos, Organizzazione umanitaria presente nel Paese africano da anni: