2006-05-15 14:31:19

Dialogo interreligioso nel rispetto reciproco, senza rinunciare alla propria identità: così il Papa ai membri del Pontificio Consiglio per i Migranti


(15 maggio 2006 - RV) I cristiani sono chiamati a coltivare un dialogo interreligioso senza rinunciare alla propria identità: è il forte richiamo di Benedetto XVI che, stamani, ha ricevuto in udienza i membri della Plenaria del pontificio consiglio della Pastorale dei Migranti e gli Itineranti. Il dicastero vaticano, presieduto dal cardinale Renato Raffaele Martino, è riunito da oggi in Vaticano sul tema “Migrazione e itineranza da e per i Paesi a maggioranza islamica”. Nel suo intervento, il Papa ha anche ribadito che il dialogo deve sempre fondarsi sul rispetto reciproco. Il servizio di Alessandro Gisotti: RealAudioMP3
Sui temi del dialogo interreligioso e della reciprocità, affrontati dal Papa, Giovanni Peduto ha chiesto una riflessione al cardinale Renato Raffaele Martino, neo-presidente del Dicastero: RealAudioMP3

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R. – Infatti, solo il dialogo tra differenti civiltà e la ricerca di una reciproca comprensione possono creare le condizioni di un futuro migliore per tutti. Bisogna continuare a costruire ponti di amicizia tra i seguaci delle diverse religioni. In particolare, cristiani e musulmani, come il Papa disse chiaramente a Colonia durante la Giornata Mondiale della Gioventù, devono far fronte insieme alle molte sfide del nostro tempo. Il dialogo interreligioso e interculturale tra di loro non può ridursi ad un optional ma è una necessità vitale, da cui dipende in gran parte il nostro futuro. Benedetto XVI sa bene che migranti e itineranti possono essere ponti viventi di amicizia, ma divenire anche strumenti di odio e di conflitti, come la storia spesso ci ha insegnato. Bisogna trarre lezione dal passato per non ripetere gli stessi errori e dunque cercare le vie della riconciliazione, imparando a vivere nel rispetto dell'identità ciascuno dell'altro.

D. – Un auspicio, Eminenza, per i lavori di questa sua prima Plenaria come Presidente del Dicastero …

R. – lo spero che il nostro lavoro in questi giorni possa offrire un contributo al profondo desiderio espresso da Benedetto XVI durante la già citata Giornata Mondiale di Colonia: “Se insieme riusciremo ad eliminare dai cuori ogni traccia di rancore, a resistere ad ogni forma di intolleranza e ad opporci ad ogni manifestazione di violenza, allora saremo in grado di far tornare indietro l’ondata di crudele fanatismo che minaccia la vita di tanta gente e impedisce di progredire verso un mondo di pace”.
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