2006-05-14 17:10:39

Haiti torna a sperare: oggi l'insediamento del nuovo presidente


(14 maggio 2006 - RV) S’insedia oggi il nuovo presidente della Repubblica di Haiti. René Preval, 63 anni, agronomo, aveva vinto al primo turno, anche se in maniera contrastata, le elezioni che lo hanno designato quale successore di Jean-Bertrand Aristide alla guida del piccolo Stato caraibico. Da decenni la popolazione di Haiti è sottoposta a condizioni di vita durissime e infarcite di violenza e di soprusi. Corruzione, mancanza di prospettive economiche, incertezza politica hanno tenuto lontano gli investitori facendo colare a picco l’economia del Paese. Il primo obiettivo del neopresidente sarà quello di rendere più unito il Paese dopo una lunghissima e a volte drammatica campagna elettorale, come illustra padre Desinord Jean, direttore di “Radio Soleil”, l’emittente dell’arcidiocesi di Port-au-Prince, raggiunto telefonicamente da Lucas Dùran:

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R. – L’atmosfera è calma, direi. Si vede anche che ci sono tanti lavori in corso, come nel Palazzo nazionale, come al Parlamento, anche in Cattedrale …


D. – Sono diminuiti gli episodi di violenza nei confronti della popolazione civile? E soprattutto: sono diminuiti i rapimenti?


R. – Sono diminuiti se facciamo il confronto con l’anno scorso o rispetto a cinque o sei mesi fa. E’ vero che ancora la settimana scorsa abbiamo registrato alcuni casi di sequestro, ma è vero anche che la violenza politica è molto diminuita.


D. – A livello politico, rispetto a tre mesi fa, il Paese sembra più unito?

R. – Il nuovo presidente ha lavorato in questo senso: già nella sua campagna ha manifestato un modo nuovo di fare politica. La politica non è una battaglia; è sempre dialogo …


D. – Quali sono le priorità alle quali dovrà lavorare il nuovo presidente?





R. – Lui dà la priorità all’agricoltura, all’assistenza sanitaria, alle infrastrutture, alla sicurezza: istituire un’atmosfera di sicurezza per attirare gli investimenti in questo Paese.


D. – Da cosa dipende la riuscita del mandato di Preval?

R. – Dopo questa divisione che ha segnato il Paese, credo che la sfida per Preval sia quella di unificare di nuovo il Paese. Dovrà anche aiutare il popolo haitiano ad avere un’educazione che consenta a tutti di sapere almeno leggere e scrivere; dovrà anche far sì che il popolo possa avere il minimo economico …
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