2006-05-13 15:04:24

Nuovo appello del Papa per la difesa della famiglia: è interesse di credenti e non credenti


(13 maggio 2006 - RV) Occorre difendere “la famiglia fondata sul matrimonio” perché è “il pilastro della società e questo interessa credenti e non credenti”. E’ quanto ha detto Benedetto XVI incontrando stamane in Vaticano i partecipanti alla Plenaria del Pontificio Consiglio per la Famiglia, che celebra in questi giorni i suoi 25 anni, essendo stato creato da Giovanni Paolo II il 9 maggio 1981. Il Papa ha parlato delle “unioni di fatto che pur rifiutando gli obblighi del matrimonio pretendono di godere diritti equivalenti” e dei tentativi di “legalizzare unioni omosessuali, attribuendo ad esse anche il diritto all’adozione di figli”.
Il servizio di Sergio Centofanti. RealAudioMP3

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“La causa della famiglia – ha detto il Papa – è una “realtà decisiva ed insostituibile per il bene comune dei popoli”:

“La famiglia fondata sul matrimonio costituisce un ‘patrimonio dell’umanità’, un’istituzione sociale fondamentale; è la cellula vitale e il pilastro della società e questo interessa credenti e non credenti. Essa è realtà che tutti gli Stati devono tenere nella massima considerazione, perché, come amava ripetere Giovanni Paolo II, l’avvenire dell’umanità passa attraverso la famiglia”.

E oggi – ha aggiunto Benedetto XVI – di fronte alla diffusione di “talune equivoche concezioni sull’uomo, sulla libertà, sull’amore umano, non dobbiamo mai stancarci nel ripresentare la verità sull’istituto familiare, così come è stato voluto da Dio fin dalla creazione”:

“Va crescendo, purtroppo, il numero delle separazioni e dei divorzi, che rompono l’unità familiare e creano non pochi problemi ai figli, vittime innocenti di tali situazioni. La stabilità della famiglia è oggi particolarmente a rischio; per salvaguardarla occorre spesso andare controcorrente rispetto alla cultura dominante, e ciò esige pazienza, sforzo, sacrificio e ricerca incessante di mutua comprensione”.

Il Papa invita i coniugi a “superare le difficoltà e mantenersi fedeli alla loro vocazione, ricorrendo al sostegno di Dio con la preghiera e partecipando assiduamente ai sacramenti, in particolare all’Eucaristia”. Quindi ha ribadito “il rispetto dovuto all’embrione umano, che dovrebbe sempre nascere da un atto di amore ed essere già trattato come persona. I progressi della scienza e della tecnica nell’ambito della bioetica – ha sottolineato - si trasformano in minacce quando l’uomo perde il senso dei suoi limiti e, in pratica, pretende di sostituirsi a Dio Creatore. L’Enciclica Humanae vitae ribadisce con chiarezza che la procreazione umana dev’essere sempre frutto dell’atto coniugale, con il suo duplice significato unitivo e procreativo. Lo esige la grandezza dell’amore coniugale”.

Benedetto XVI cita la sua Enciclica Deus caritas est: “L’eros degradato a puro «sesso» diventa merce, una semplice «cosa» che si può comprare e vendere, anzi, l’uomo stesso diventa merce... In realtà, ci troviamo di fronte ad una degradazione del corpo umano” (n. 5). Ma, “grazie a Dio – rileva - non pochi, specialmente tra i giovani, vanno riscoprendo il valore della castità, che appare sempre più come sicura garanzia dell’amore autentico”. E oggi – afferma Benedetto XVI – è necessario più che mai che le famiglie cristiane sappiano “testimoniare con coraggiosa coerenza che la procreazione è frutto dell’amore. Una simile testimonianza non mancherà di stimolare i politici e i legislatori a salvaguardare i diritti della famiglia”:

“E’ noto infatti come vadano accreditandosi soluzioni giuridiche per le cosiddette ‘unioni di fatto’ che, pur rifiutando gli obblighi del matrimonio, pretendono di godere diritti equivalenti. A volte, inoltre, si vuole addirittura giungere ad una nuova definizione del matrimonio per legalizzare unioni omosessuali, attribuendo ad esse anche il diritto all’adozione di figli”.

Il Papa parla del cosiddetto “inverno demografico” che colpisce “vaste aree del mondo” con il “conseguente progressivo invecchiamento della popolazione; le famiglie appaiono talora insidiate dalla paura per la vita, per la paternità e la maternità. Occorre ridare loro fiducia – ha detto il Pontefice - perché possano continuare a compiere la loro nobile missione di procreare nell’amore”.
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IL PAPA INVITA A PARTECIPARE ALL’INCONTRO MONDIALE DELLE FAMIGLIE A VALENCIA, A CUI PARTECIPERA’ DI PERSONA L’8 E 9 LUGLIO PROSSIMI

Benedetto XVI, a conclusione del suo discorso al Pontificio Consiglio per la Famiglia, ha invitato “tutte le comunità diocesane a partecipare con loro delegazioni al V Incontro Mondiale delle Famiglie”, che si terrà in luglio a Valencia, in Spagna, e a cui parteciperà di persona – come ha confermato stamane il direttore della Sala Stampa vaticana, Joaquín Navarro-Valls - nei giorni 8 e 9 luglio.









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