2006-05-06 18:01:40

INDIA: LA CONFERENZA EPISCOPALE CONDANNA LE VIOLENZE NEL KASHMIR E NEL GUJARAT


NEW DELHI, 5 mag 06 - La Conferenza episcopale indiana (Cbci) si è unita alla ferma condanna delle nuove violenze settarie di cui sono stati teatro nei giorni scorsi gli Stati indiani del Jamnu Kashmir e del Gujarat. Il 1° maggio, almeno 35 indù sono stati uccisi in due attacchi nel Kashmir indiano. Il primo è avvenuto nel distretto di Udhampur e il secondo nel distretto montagnoso di Doda. Gli attacchi sono i più violenti dal 2003, quando India e Pakistan hanno proclamato un cessate-il-fuoco nell’area. “I vescovi cattolici condannano senza mezzi termini le uccisioni e si uniscono al dolore dei familiari delle vittime”, si legge in una nota diffusa mercoledì dal Segretario generale della Cbci, mons. Stanislaus Fernandes. La dichiarazione invita quindi le autorità pakistane e indiane a perseverare nelle trattative avviate per arrivare ad una pace duratura alla regione e rivolge un appello ai leader e alle comunità religiose locali a non fomentare ulteriori tensioni. Nella stessa giornata di mercoledì, la Cbci ha rivolto un altro appello alla calma e al dialogo nello Stato del Guajarat, dopo le violenze scoppiate nel distretto di Vadoradara dove cinque persone sono state uccise e decine sono state ferite in scontri seguiti alla demolizione di una moschea. “E’ un peccato che l’abbattimento di un tempio simbolo di pace e armonia debba anche portare al crollo del fragile edificio di fiducia e armonia che a fatica si stava costruendo in questo Stato”, si legge nella nota dei vescovi che ricorda come “solo uno sforzo costruttivo e paziente di tolleranza e rispetto possono creare buona volontà e uno spirito armonia tra tutte le comunità”. Un obiettivo per il quale, conclude la nota, la comunità cattolica in India continuerà a lavorare.
(Sarnews – ZENGARINI)








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