CANADA: MESSAGGIO DELL’OCVF PER LA IX MARCIA DELLA VITA A OTTAWA
OTTAWA, 4 mag ’06 - Si terrà l’11 maggio a Ottawa la Marcia per la Vita che
ogni anno in Canada riunisce migliaia di persone. L’iniziativa, giunta alla sua nona
edizione, è promossa dall’Organismo dei vescovi canadesi per la vita e la famiglia
(Ocvf) insieme a diverse organizzazioni pro-vita, e quest’anno avrà come tema “L’aborto
uccide il futuro del Canada”. In un messaggio per l’occasione, l’Ocvf ricorda, infatti,
che la più grande ricchezza del Paese è il suo “capitale umano” e come questa ricchezza
sia seriamente messa in pericolo oggi dal drastico calo delle nascite in Canada: appena
1,5 figli per donna. Di qui l’invito ad interrogarsi sui motivi che spingono oggi
la società ad incoraggiare la pratica dell’aborto, eludendo i problemi all’origine
di questa piaga. Problemi che sono altrettanti richiami allo Stato e alla società
nel suo insieme: a proporre ai giovani “una visione dell’amore degna della loro umanità”
e che “non riduca il sesso a merce”, ma - nelle parole dell’Enciclica di Benedetto
XVI - diventi “cura dell’altro e per l’altro”. Un richiamo a “riscoprire la grandezza
della paternità e maternità responsabile” e a riconoscere il “valore sociale” dell’impegno
genitoriale e in questo senso a non penalizzare professionalmente quelle donne che
vogliono epletare appieno questo compito. Un invito quindi a promuovere politiche
familari e nataliste efficaci con misure sociali e fiscali che permettano ai genitori
di assumersi in prima persona il loro ruolo di educatori. “La sfida demografica con
cui deve confrontarsi il Canada oggi - prosegue il testo - esige un intervento deciso
a favore della coppia e della famiglia”. Un’azione che, come ha scritto Giovanni Paolo
II nell’”Evangellium Vitae”, comincia dall’opposizione a coloro che “tentano di giustificare
l'aborto sostenendo che il frutto del concepimento, almeno fin a un certo numero di
giorni, non può essere ancora considerato una vita umana personale”. “La sfida della
vita – afferma in conclusione il messaggio – parte dunque dal nostro modo di vedere
il nascituro: non una minaccia, ma piuttosto una ricchezza e la promessa di un futuro”.
(Messaggio Ocvf – ZENGARINI)