(26 aprile 2006 - RV) Il mondo commemora, oggi, il 20° anniversario del disastro della
centrale nucleare di Chernobyl, in Ucraina, al confine con la Bielorussia. L'AIEA
ha calcolato che l'incidente di Chernobyl ha rilasciato radiazioni 400 volte superiori
a quelle della bomba caduta su Hiroshima. Non è possibile stimare con precisione il
numero di vittime dovute alle radiazioni. Il servizio di Giuseppe D’Amato:
Lo Stato
più colpito dal disastro è stato la Bielorussia, il cui territorio è stato coinvolto
per il 70% dalla pioggia di radiazioni. Nel Paese, inoltre, più di 2 milioni di abitanti,
in particolare bambini, soffrono per le contaminazioni, come spiega l’ambasciatore
della Bielorussia in Italia, Aleksei Skripko, intervistato da Alessandro Gisotti:
Ad oggi, nelle
zone contaminate dall'incidente milioni di persone vivono cibandosi ogni giorno dei
prodotti della terra che contengono elevati livelli di radioattività. Tutte le ricerche
effettuate mostrano un aumento di malattie a carico dei bambini, quali tumori della
tiroide, abbassamento delle difese immunitarie, anemia ed un generale aumento della
mortalità. Antonella Villani ha chiesto a Rocco Bellantone, Direttore dell’Istituto
di Chirurgia Endocrina Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma, che cosa conteneva
la nube tossica