2006-04-17 14:51:36

La gioia pasquale vissuta con Maria e i 500 anni dalla prima pietra della Basilica di san Pietro al centro del Regina Coeli del Papa a Castel Gandolfo


( 17 aprile 2006 - RV) La preghiera a Maria custode della buona notizia” della risurrezione e poi i 500 anni dalla prima pietra della Basilica di San Pietro sono stati al centro delle parole di Benedetto XVI al Regina Coeli recitato dal Papa a Castel Gandolfo. Particolare poi lo scambio dei saluti con la folla festante che ha seguito il Papa nel cortile della residenza pontificia nei pressi di Roma. Il servizio di Fausta Speranza: RealAudioMP3


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La gioia della Pasqua vissuta con Maria: è questo il significato dell’appuntamento con la preghiera mariana di mezzogiorno che in tempo pasquale si chiama Regina Coeli. Benedetto XVI ricorda che “Maria ha custodito nel suo cuore la ‘buona notizia’ della risurrezione, fonte e segreto della vera gioia e dell’autentica pace, che Cristo morto e risorto ci ha conquistato con il sacrificio della Croce”. A lei dunque invita oggi a rivolgersi perché – dice - “come ci ha accompagnato nei giorni della passione, continui a guidare i nostri passi in questo tempo di gioia spirituale”.


E il Papa si rallegra di poter condividere in tale contesto un anniversario che definisce “molto significativo”: 500 anni fa precisamente il 18 aprile 1506, il Papa Giulio II poneva la prima pietra della nuova Basilica di San Pietro, dice – e aggiunge a braccio - “di questa splendida Basilica, che il mondo intero ammira nella possente armonia delle sue forme”.


Esprime gratitudine ai Sommi Pontefici che hanno voluto quest’opera straordinaria sulla tomba dell’Apostolo Pietro; ricorda “con ammirazione gli artisti che hanno contribuito con il loro genio a edificarla e decorarla”; ringrazia il personale della Fabbrica di San Pietro che “egregiamente provvede alla manutenzione e alla salvaguardia di un così singolare capolavoro d’arte e di fede”. Ed esprime un auspicio:


“Possa la circostanza felice del cinquecentesimo anniversario risvegliare in tutti i cattolici il desiderio di essere “pietre vive” (1 Pt 2,5) per la costruzione della Chiesa santa, nella quale risplende la “luce di Cristo” (cfr Lumen gentium, 1), attraverso la carità vissuta e testimoniata davanti al mondo (cfr Gv 13,34-35)”


La Vergine Maria, che le litanie lauretane ci fanno invocare quale “Causa nostrae laetitiae - Causa della nostra gioia”, ci ottenga di sperimentare sempre la gioia di essere parte dell’edificio spirituale della Chiesa, “comunità d’amore” nata dal Cuore di Cristo.


Salutando i pellegrini in diverse lingue il Papa è interrotto dal canto mariano di un gruppo di giovani spagnoli che lascia cantare e che poi ringrazia.


“Muchas Gracias”…


E poi un altro scambio improvvisato con un gruppo di napoletani che si fanno simpaticamente sentire:


“Vedo che Napoli mi aspetta”…


La canzone popolare improvvisata dal gruppo e altri saluti attardano per qualche istante il congedo di Benedetto XVI che saluta tutti con un rinnovato e cordiale augurio pasquale, ricordando la cordialità con la quale è stato ricevuto ieri al suo arrivo nella cittadina laziale e salutando il vescovo di Albano si dice contento di constatare la “gioia pasquale” espressa.
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Dunque, la Basilica di San Pietro compie 500 anni. Ma la sua è una lunga storia cominciata nel IV secolo. Solo nel XVI secolo, però, iniziarono lavori di ampliamento, perché potesse accogliere un numero più grande di fedeli. 22 i papi che in 160 anni hanno reso la Basilica vaticana la più grande chiesa della cristianità. Il servizio di Tiziana Campisi: RealAudioMP3










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