Abbiamo accompagnato Gesù nella Via Crucis. Lo abbiamo accompagnato qui, sulla strada
dei martiri, nel Colosseo dove tanti hanno sofferto per Cristo, hanno dato la vita
per il Signore, dove il Signore ha sofferto di nuovo in tanti.
E così abbiamo capito che la Via Crucis non è una cosa del passato e di un determinato
punto della Terra. La Croce del Signore abbraccia il mondo, la Sua Via Crucis attraversa
i Continenti e i tempi. Nella Via Crucis non possiamo essere solo spettatori. Siamo
coinvolti noi e dobbiamo cercare il nostro posto: dove siamo noi.
Nella Via Crucis non c'è la possibilità di essere neutri, di neutralità. Pilato, l'intellettuale
scettico, ha cercato di essere neutro, di stare fuori,ma proprio così ha preso posizione
contro la giustizia, per il conformismo della sua carriera.
Dobbiamo cercare il nostro posto. Nello specchio della Croce abbiamo visto tutte le
sofferenze dell'umanità di oggi, la Croce di Cristo oggi. Abbiamo visto la sofferenza
di bambini abbandonati, abusati, le minacce contro la famiglia, la divisione del mondo
nella superbia dei ricchi che non vedono Lazzaro davanti alla porta e la miseria di
tanti che soffrono fame e sete.
Ma abbiamo anche
visto stazioni di consolazione. Abbiamo visto la Madre, la cui bontà rimane fedele
fino alla morte e oltre la morte. Abbiamo visto la donna coraggiosa che sta davanti
al Signore e non ha paura di mostrare la solidarietà con questo sofferente. Abbiamo
visto Simone il Cireneo, un africano, che porta con Gesù la Croce. E abbiamo visto
finalmente con queste stazioni di consolazione come non finisce la sofferenza, anche
queste consolazioni non sono finite, abbiamo visto come sulla via della Croce Paolo
ha trovato lo zelo della sua fede e ha acceso la luce dell'amore. Abbiamo visto come
Sant'Agostino ha trovato la sua strada, San Francesco d'Assisi, San Vincenzo de Paoli,
San Massimiliano Kolbe, Madre Teresa di Calcutta.
E così siamo invitati a trovare anche la nostra posizione, a trovare con questi grandi
coraggiosi la strada con Gesù e per Gesù, la strada della bontà, della verità, il
coraggio dell'amore. E così abbiamo capito che la Via Crucis non è semplicemente una
collazione delle cose oscure e tristi del mondo, non è neppure un moralismo alla fine
inefficiente, non è un grido di protesta che non cambia niente, ma la Via Crucis è
la via della misericordia e della misericordia che pone il limite al male: così abbiamo
imparato dal Papa Giovanni Paolo II. E' la via della misericordia e, così, la via
della salvezza. E così ci vediamo invitati a prendere la via della misricordia e porre
con Gesù il limite al male.
Preghiamo il Signore
perché ci aiuti, perché ci aiuti ad essere contagiati dalla Sua misericordia. Preghiamo
la Santa Madre di Gesù, la Madre della Misericordia, che anche noi possiamo essere
uomini e donne della misericordia e così contribuire alla salvezza del mondo, alla
salvezza della creatura, uomo di Dio. Amen.