2006-04-02 08:00:24

Testimone di una fede incrollabile fino all'ultimo: il medico del Papa, Renato Buzzonetti, ricorda il rapporto tra Giovanni Paolo II e la sofferenza


(2 aprile 2006 - RV) “Nella sofferenza si nasconde una particolare forza che avvicina interiormente l'uomo a Cristo”: è un passo della Salvifici Doloris, la Lettera apostolica che Giovanni Paolo II dedicò, nel 1984, al senso cristiano della sofferenza umana. “Allorché questo corpo è profondamente malato, totalmente inabile e l'uomo è quasi incapace di vivere e di agire – si legge ancora nel documento - tanto più si mettono in evidenza l'interiore maturità e grandezza spirituale, costituendo una commovente lezione per gli uomini sani e normali”. Parole profetiche, che sembrano quasi anticipare quanto Giovanni Paolo II testimoniò al mondo negli ultimi anni del suo Pontificato. La sofferenza è certamente tra gli aspetti caratterizzanti della vita e del magistero del Papa polacco. Un rapporto, quello tra Karol Wojtyla e il dolore, sul quale si sofferma il prof. Renato Buzzonetti, medico personale di Giovanni Paolo II, intervistato da Tiziana Campisi: RealAudioMP3







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