2006-03-28 17:51:19

STATI UNITI: I VESCOVI SI MOBILITANO CONTRO LA NUOVA LEGGE SULL’IMMIGRAZIONE


 

NEW YORK/SACRAMENTO - Negli Stati Uniti, mentre prosegue il vivace dibattito sulla nuova legge sull’immigrazione, anche i vescovi e i leader di altre confessioni religiose si mobilitano per chiedere una riforma più equa, umana e organica. Il testo già approvato dalla Camera dei Rappresentanti e attualmente all’esame del Senato, introduce, come è noto, norme particolarmente restrittive, trasformando l’immigrazione illegale in un reato penale e introducendo pene anche per i cittadini che assistono i clandestini. Tra le norme più controverse figura anche la costruzione di un muro anti-immigrati lungo la frontiera tra Messico e Stati Uniti. Per questo essa ha suscitato non poche critiche e preoccupazioni anche da parte degli espiscopati latino-americani. Preoccupazioni condivise dai vescovi statunitensi. Il cardinale Edward M. Egan ha chiesto nei giorni scorsi a due senatori dello Stato di New York, Charles E. Schumer e Hillary Rodham Clinton, di opporsi alla nuova normativa che di fatto criminalizza i clandestini e le organizzazioni caritative che li assistono, e di appoggiare piuttosto misure che tutelino meglio i diritti e la dignità umana degli immigrati. Dello stesso tenore l’intervento dell’arcivescovo di Philadelphia, il cardinale Justin Rigali, che in una petizione sottoscritta anche da esponenti di protestanti, ebrei e musulmani ha chiesto un approccio più umano e organico al problema. E un appello ad una riforma che tuteli la dignità umana degli immigrati e promuova il bene comune è stato diffuso nei giorni scorsi anche dai vescovi della California. Nella dichiarazione i presuli chedono uno sforzo bi-partisan “per creare un nuovo sistema migratorio che rispetti la nostra comune umanità”. Il cardinale arcivescovo di Los Angeles Roger Mahony, da parte sua, non ha esitato ad invitare i sacerdoti dell’arcidiocesi a disobbedire alla legge che, se approvata, renderebbe perseguibile la loro opera di assistenza a favore dei clandestini.
(Cns – ZENGARINI)







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